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Guo Feixong: il 'ragazzo di piazza Tienanmen' torturato e recluso nella Cina di Xi Jinping
di Alessandra Colarizi, China Files

Guo Feixong: il 'ragazzo di piazza Tienanmen' torturato e recluso nella Cina di Xi Jinping

Attualità

80esimo anniversario del salvataggio degli ebrei bulgari

Il Consolato Generale della Repubblica di Bulgaria, in collaborazione con la Fondazione Gariwo, ha organizzato presso il Giardino dei Giusti diMilano una serata per ricordare gli avvenimenti storici che hanno reso possibile il salvataggio dei 48 mila ebrei bulgari dai campi di sterminio di Hitler. 


Ajax Amsterdam, la squadra del ghetto

L’Ajax Amsterdam è una delle squadre più storiche, iconiche e vincenti della storia del calcio europeo. Chi - tra gli appassionati di sport - non ha mai sentito parlare di Johan Cruijff, del grande Ajax del calcio totale o delle quattro Coppe dei Campioni vinte dai Lancieri? Sono in pochi, invece, ad essere a conoscenza del legame indissolubile che sussiste tra l’Ajax e il quartiere nel quale - più di un secolo fa - i biancorossi hanno iniziato la propria storia ricca di successi, lo Jodenbuurt di Amsterdam


Che cosa succede in Kosovo?

La mattina successiva agli scontri del 29 maggio, molti giornali occidentali hanno riportato l’accaduto. Lo hanno fatto ponendo principalmente l'accento sull'influenza della Russia, nonché sul rischio di una situazione esplosiva in un Paese, il Kosovo, in cui è ancora presente una missione NATO. Pochi, invece, hanno parlato del gioco politico del presidente serbo Aleksandar Vučić, il quale sta sagacemente cercando di spostare l’attenzione mediatica verso gli affari internazionali con lo scopo di relegare in secondo piano la politica interna, ove si segna un drastico calo della fiducia nei suoi confronti.


Sulla forza delle ideologie. Le riflessioni di Yehuda Bauer

Non si tratta di un testo di facile lettura, costruito com’è con un gioco di esasperanti sovrapposizioni tematiche e repentine inversioni dialettiche, che sembrano aderire in profondità alla spiritualità dell’autore, bene espressa nel titolo originale: The Jews - A Contrary People. Si direbbe che lo spirito di contraddizione, qui riferito al popolo ebraico – la cui natura di entità collettiva etnico-storica e religiosa rimane indecisa in tutto il corso della magmatica trattazione e tuttora materia di violenti conflitti politici e ideologici – sia sentito intimamente dall’autore. Recensione di Amedeo Vigorelli


Menzogna e propaganda

Chi decidesse di descrivere la carriera politica di Vladimir Putin, si scontrerebbe con un problema insolubile: il presidente russo non ha mai avuto una carriera politica. Quella di Putin è una carriera televisiva, le cui tappe sono solo un susseguirsi di filmati televisivi, a partire dalla minaccia di “accopparli nel cesso”, rivolta ai ceceni, e dall’ammonimento di Boris El’cin ad “avere cura della Russia”. Dal dossier "Putin. Guerra"


Lo sport di domani

Lo sport, come la politica, deve tornare ad avere dignità assoluta, senza eccezioni. Basterebbero le regole, come l’articolo 3 della Costituzione”. Con queste parole, fortemente simboliche ed evocative, il giornalista sportivo Flavio Tranquillo inizia il suo volume, “Lo sport di domani”, interessante ed esaustiva riflessione multidisciplinare tesa a descrivere ed inquadrare, con uno sguardo critico e imparziale, lo “stato dell’arte” del mondo sportivo italiano. La recensione di Giacomo Corbellini


La memoria come invito alla vigilanza

All’interno del grande rischio costituito dalla extra-storicità, vi è la necessità di non trasformare il martirio in privilegio (e ciò vale sia per il mondo ebraico che per quello al di fuori di esso), ossia pensare di essere unici, di essere i soli ad aver patito una determinata sofferenza. Ogni genocidio, infatti, è “specifico”, ma non ne esiste nessuno che possa essere definito “unico”, in quanto ognuno di essi fa parte della Storia. Di Salvatore Natoli


La legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong colpisce anche all'estero

La normativa è stata approvata il 30 giugno 2020 dal parlamento cinese ed è entrata in vigore a Hong Kong il giorno successivo bypassando l’organo legislativo locale. Notevolmente vaga, la legge stabilisce pene fino all’ergastolo per gli atti di "secessione", "sovversione", "terrorismo" e "collusione con forze straniere". Reati definiti in modo estremamente ampio che possono facilmente venire strumentalizzati in procedimenti giudiziari a sfondo politico. Di Alessandra Colarizi, China Files


Conversazione con Piotr M.A. Cywinski

Il direttore del memoriale e museo di Auschwitz-Birkenau Piotr M.A. Cywiński ci ha parlato della responsabilità che sente nella gestione di un luogo così importante (“non sacro ma di morte”, lo ha definito Wlodek Goldkorn), dove oltre un milione di uomini, donne e bambini hanno perso la vita. Ma soprattutto ha parlato della visita ad Auschwitz come “il risveglio di un’inquietudine morale che non ha senso se non come rituale di passaggio”, attraverso cui la vita di chi passa quel cancello come "turista” non può rimanere uguale.


La primavera serba: a Belgrado si marcia contro la violenza

Il 20 maggio di quest'anno migliaia di persone sono scese in piazza nella capitale per protestare contro la violenza del regime guidato da Aleksandar Vučić, che è al potere da quasi un decennio. Il giorno successivo, i giornali indipendenti del paese hanno riportato in prima pagina il titolo "La primavera serba", con lo scopo di avvalorare l'importanza delle coraggiose proteste della popolazione. I giornali pro-regime, invece, hanno sminuito la portata della manifestazione, da loro definita come una riunione di poche migliaia di persone tesa a destabilizzare il paese. Di Tatjana Dordevic


L'appello della società civile ucraina ai pacifisti: "nulla su di noi senza di noi"

Chiediamo che le organizzazioni e i movimenti internazionali rispettino il diritto degli ucraini di essere in prima linea e al centro della determinazione di come fare la loro pace e come per difendere se stessi e i propri diritti. Ci opponiamo a marce e conferenze in cui gli Ucraini non sono né coinvolti né rappresentati. I 10 punti dell'appello indirizzato dalla società civile ucraina ai pacifisti di tutto il mondo.


Parole chiare sulle sfide della Memoria

Il discorso dell’unicità di tipo metafisico non ci fa comprendere che il male si può ripetere, sia pure in modo diverso in ogni epoca. Al di là delle buone intenzioni, questa interpretazione esclusiva cosa ha portato? Ha creato separazione tra ebrei e resto del mondo. Come ha detto recentemente il presidente del Crif in Francia, gli ebrei si sono presentati come l’unica vittima e non come una minoranza tra le minoranze. Ciò rischia di isolarli e di non creare alleanze, come se una persecuzione dovesse entrare in concorrenza con le altre. Di Gabriele Nissim, presidente di Gariwo


La Russia di Putin, raccontata dalle parate sulla Piazza Rossa

"Lo possiamo ripetere" è lo slogan che da decenni accompagna le parate militari "della vittoria" che si svolgono nella piazza Rossa a Mosca ogni 9 maggio e si intende che i carri armati russi, potrebbero di nuovo arrivare fino alla Germania dove nel 1945 sventolava la bandiera rosso sangue con la falce e il martello dell’Urss. Questo slogan incita la popolazione e riguarda le guerre di conquista imperialiste pensate dopo la nascita della Federazione russa come un paese indipendente, sulle ceneri della Repubblica federativa sovietica russa.


Brasile, per gli Yanomami si parla di genocidio

Il neopresidente, Luiz Inácio Lula da Silva (detto Lula), poche settimane dopo essere entrato in carica (il 1° gennaio), ha visitato i territori dei nativi, così duramente colpiti, ha decretato lo stato di emergenza e parlato di “genocidio”. Lo stesso termine è stato usato dalla nuova presidente del FUNAI, Joenia Wapishana, prima avvocata indigena del Brasile e prima donna nativa a diventare deputata. Mentre la nuova ministra della Salute di Brasilia, Nísia Trindade (prima donna a occupare questa carica in Brasile), ha definito la situazione degli Yanomami una “catastrofe umanitaria”.


Storie

Marie-Claude Vogel Vaillant-Couturier

Elisabetta Rosaspina racconta la storia di Marie-Claude Vogel Vaillant-Couturier, la fotoreporter che nel '33 denunciò i campi di lavoro nazisti. Il 28 gennaio 1946, la deposizione di Vaillant-Couturier al “processo de secolo”, circostanziata e implacabile, fece il giro del mondo: non dimenticò un dettaglio delle atrocità cui aveva assistito, elencò nomi e responsabilità, date e numeri. Attraverso la sua bocca, come spiegò in seguito, sentiva di dare voce alle migliaia e migliaia di vittime silenziate per sempre.


Meena Keshwar Kamal

Congresso di Valence, ottobre 1981. Meena è una delle pochissime donne presenti in sala e proprio a lei spetta il compito più difficile: quello di condannare apertamente l’operato di Mosca nel suo Paese. La carica impetuosa delle sue parole cattura l’attenzione dei presenti in una sorta di ipnosi collettiva, conclusa da un lungo e fragoroso applauso. Le parole della giovane afgana hanno colto nel segno, rompendo per la prima volta il muro di omertà e ignoranza che aveva circondato fino a quel momento la situazione dell’Afghanistan... Di Riccardo Michelucci


Khalida Popal

Il suo goal più bello, che le è valso pure il riconoscimento del presidente americano Joe Biden, lo ha segnato il 18 novembre del 2021 quando all’aeroporto di Standstead Londra è atterrato un volo proveniente da Kabul con a bordo le calciatrici della nazionale femminile dell’Afghanistan e i loro parenti, 135 persone in tutto in fuga dal regime del terrore imposto dai talebani tornati al potere. Non è stato facile per Khalida Popal trovare i fondi e mettere in salvo le sue eredi sui campi di calcio dove adesso non si giocano più partite e i talebani organizzano esecuzioni di massa.


Narges Mohammadi

Narges Mohammadi ha dedicato la sua vita a combattere la teocrazia iraniana e le sue leggi che hanno imposto il velo come vessillo dell’oppressione. Ha cominciato a entrare ed uscire dal carcere dagli anni Novanta, quando aveva sostenuto la campagna elettorale del riformista Mohammad Khatami, eletto presidente nel 1997 e nel 2001 grazie al voto delle donne e dei giovani che allora si illusero di poter ottenere delle riforme e più diritti per le donne.


  • Chi siamo

    Gariwo è l’acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide.

    Siamo una ONLUS con sede a Milano e collaborazioni internazionali.

    Dal 1999 lavoriamo per far conoscere i Giusti: pensiamo che la memoria del Bene sia un potente strumento educativo e serva a prevenire genocidi e crimini contro l'Umanità.

    Per questo creiamo Giardini dei Giusti in tutto il mondo e usiamo i mezzi di comunicazione, i social network e le iniziative pubbliche per diffondere il messaggio della responsabilità. Dal Parlamento europeo abbiamo ottenuto la Giornata dei Giusti, che ogni anno celebriamo il 6 marzo.

    La nostra attività è sostenuta da istituzioni, scuole, volontari, da un Comitato scientifico internazionale e dai nostri “Ambasciatori”.

  • I Giardini dei Giusti

    I Giardini sono come libri aperti che raccontano le storie dei Giusti.

    Sono spazi pubblici, luoghi di memoria ma anche di incontro e di dialogo, in cui organizzare iniziative rivolte a studenti e cittadini per mantenere vivi gli esempi dei Giusti non solo in occasione della dedica dei nuovi alberi, ma durante tutto l’anno.

    Il Giardino di Milano è nato nel 2003 nel parco del Monte Stella. Nel 2008 si è costituita l’Associazione per il Giardino dei Giusti - formata da Comune di Milano, Gariwo e UCEI - che ne cura le attività.

    Ogni anno sorgono nuovi Giardini nelle città e nelle scuole, in Italia e nel mondo. Il nostro obiettivo è creare una rete diffusa per connettere tutti i soggetti interessati a questi temi.

  • La Giornata europea dei Giusti

    Il 10 maggio 2012 i deputati di Strasburgo hanno accolto l’appello di Gariwo - sottoscritto da numerosi cittadini ed esponenti del mondo della cultura - istituendo la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo, data della scomparsa dell'artefice del Viale dei Giusti Moshe Bejski. A partire dalla definizione di Yad Vashem, abbiamo esteso il concetto di Giusto sino a includere quanti, in ogni parte del mondo, hanno salvato vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità umana durante i totalitarismi.
    Dal 7 dicembre 2017 la Giornata dei Giusti è solennità civile in Italia: ogni anno il 6 marzo celebriamo l’esempio dei Giusti del passato e del presente per diffondere i valori della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà.

  • La Carta delle responsabilità 2017

    La Carta delle responsabilità 2017 nasce dalla riflessione collettiva proposta da Gariwo con il ciclo di incontri La crisi dell’Europa e i Giusti del nostro tempo, organizzato in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano e della Fondazione Corriere della Sera
    La Carta, ispirata all’esperienza di Charta ’77 e sottoscritta da importanti personalità della cultura e della società, rappresenta il nostro impegno etico per la memoria del Bene e l’educazione alla responsabilità, per riaffermare il valore della pluralità in contrapposizione alla cultura dell’odio e del nemico.

Intervista

5X1000

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Il nostro obiettivo è la prevenzione dei genocidi attraverso l’educazione dei giovani alla responsabilità personale.
Il tuo 5x1000 ai Giusti è un gesto concreto a favore di tutti coloro che in ogni parte del mondo hanno cercato e cercano di prevenire i genocidi, difendere i diritti umani, assumersi una responsabilità verso l’altro.

Storie di Giusti - S2

Il podcast di Gariwo

Ci sono persone comuni che a un certo punto della loro vita, di fronte a ingiustizie e persecuzioni, hanno deciso da che parte stare, anche a costo di privazioni o, in molti casi, della propria vita. A Milano esiste un luogo dove queste persone vengono onorate. Si chiama Giardino dei Giusti di tutto il mondo. Questa serie di podcast racconta le loro storie, attraverso le testimonianze di familiari, amici, storici, giornalisti e scrittori. Ascolta la nostra season 2!

Nuova uscita

Ebrei. Un popolo in disaccordo

Ebrei. Un popolo in disaccordo (Cafoscarina, CAMPO LIBERO, 2023) dello storico Yehuda Bauer è un’innovativa e anticonformista storia del popolo ebraico che parte dalla convinzione che la vicenda millenaria degli ebrei non possa confondersi con il tragico tentativo di annientarli, e che anche la Shoah vada riletta in una chiave diversa. CAMPO LIBERO è la collana di libri nata dalla collaborazione tra la Fondazione Gariwo e la Libreria Editrice Cafoscarina. 

2003 - 2023

2003-2023: vent’anni del Giardino dei Giusti di Milano

Vogliamo celebrare i vent’anni del Giardino insieme a tutti coloro che hanno a cuore il messaggio dei Giusti e per farlo abbiamo pensato a un calendario di attività che si arricchirà durante tutto l’anno e che potrete consultare direttamente su questa pagina.

Il libro

"Auschwitz non finisce mai"

Il nuovo libro del presidente di Gariwo Gabriele Nissim analizza il ruolo della memoria della Shoah nel nostro tempo e il suo rapporto con gli altri genocidi ed esce in occasione della decima Giornata europea dei Giusti, acquista la tua copia!

Leggi tutte le recensioni
 

Sul confine - Ucraina

Sul confine – Ucraina

La pagina "Sul confine" nasce dalla volontà della Fondazione Gariwo di seguire quotidianamente il conflitto tra Russia e Ucraina scoppiato il 24 febbraio 2022 con l’invasione del Paese ordinata dal presidente russo Vladimir Putin, con testi storici, approfondimenti, punti di vista e storie di personaggi significativi.

Il Memorioso

"Il Memorioso. Breve guida alla memoria del bene"

Lo spettacolo teatrale che porta in scena le avventurose storie dei Giusti si sta arricchendo di nuove sfumature e di nuovi "memoriosi". Il laboratorio teatrale del Memorioso ospitato dal Centro Culturale Asteria di Milano e con la compagnia Oderstrasse ha formato nuovi attori per raccontare sempre più storie di Giusti. Clicca per scoprire come portare lo spettacolo nella tua scuola o nella tua città!