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Zakhor: la memoria che vive. A 80 anni dall’eccidio di Meina
di Carlo Greppi

Zakhor: la memoria che vive. A 80 anni dall’eccidio di Meina

Attualità

"Io capitano", perché vederlo

In concorso all'80esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, e vincitore del Leone d'argento alla regia, Matteo Garrone in conferenza stampa ha presentato Io, Capitano come il racconto dell'Odissea contemporanea dei migranti. Ma più che con Omero il confronto che viene in mente è con La vita è bella. Ad accomunare i due film è l'idea di partenza: trovare un modo inedito ed efficace di raccontare qualcosa che lo spettatore conosce nella sua portata storica ma sul quale è difficile gettare lo sguardo perché si tratta di guardare l'abisso. Recensione di Elisa Mariani 


Anna Bikont: "Gli ebrei polacchi sono stati ammazzati due volte"

Anna Bikont è una giornalista del quotidiano polacco "Gazeta Wyborcza". Il suo ultimo libro, Il prezzo. Alla ricerca dei bambini ebrei dopo la guerra, è un'inchiesta giornalistica che getta nuova luce sul destino dei bambini ebrei polacchi dopo l'Olocausto. Condotta con perspicacia, l'inchiesta cattura brillantemente l'atmosfera inquietante del dopoguerra e infrange la valutazione apparentemente ovvia delle scelte di vita dei sopravvissuti. Incalzata in merito al suo nuovo libro dal giornalista Michał Nogaś, Anna Bikont ha dichiarato: "gli ebrei polacchi sono stati doppiamente assassinati, non solo durante la guerra, ma anche in seguito, attraverso un pesante velo di silenzio".


"Signori giudici, mai più"

38 anni fa, il 18 settembre 1985, l'avvocato Julio César Strassera ha condotto la propria requisitoria finale nei confronti della giunta militare argentina, al potere nel Paese dal 1976 al 1982. Nel corso dei sei anni di dittatura la giunta militare guidata da Jorge Rafael Videla si è macchiata di numerosi crimini contro l'umanità, quali la tortura, il sequestro e l'assassinio dei desaparecidos, gli oppositori del regime rapiti e fatti scomparire nell'oblio. Allo scopo di condannare i crimini perpetrati dalla giunta militare, Julio César Strassera ha condotto, il 18 settembre 1985, una emozionante e puntuale requisitoria, che vi proponiamo di seguito nel giorno del suo anniversario.


Il Sud-est asiatico aiuta la Cina nella caccia agli attivisti per i diritti umani

Lu Siwei, l'avvocato che difese gli attivisti di Hong Kong arrestati nel 2019 a seguito dele proteste pro-democrazia del 2019, potrebbe già trovarsi in una cella cinese dopo essere stato fermato in Laos. Secondo l'ong Safeguard Defenders, sono sei i casi di attivisti cinesi sequestrati in Laos e 22 quelli in tutto il Sud-est asiatico, inclusi rapimenti diretti o operazioni condotte da Pechino in tandem con i governi locali. Di Alessandra Colarizi


La lezione argentina: come si come si combatte l’oblio e la riflessione sul genocidio

In questa battaglia in corso per la memoria c’è poi un elemento che ci tocca da vicino e che dovrebbe diventare un punto importante di riflessione per la sua grande originalità. All’ingresso del memoriale della Esma c’è un enorme blocco di granito che spiega il senso del luogo con una grande scritta che ne descrive la sua funzione educativa: “Spazio per la memoria e per la difesa dei diritti umani”. Ovvero, la memoria può vivere solamente se diventa uno strumento per il miglioramento costante della vita delle persone e dei diritti umani in una battaglia che non finisce mai. Di Gabriele Nissim, presidente di Gariwo 


In Bangladesh prove di resilienza per i migranti climatici

I dati forniti da Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC), importante fonte mondiale di analisi sulle migrazioni interne, ci dicono che nel 2022 il Bangladesh è stato il Paese con il numero più alto di sfollati in fuga a causa di disastri naturali. Gli studiosi definiscono il fenomeno “mobilità a corto raggio” e spiegano che la migrazione interna provocata dai cambiamenti climatici è destinata ad aumentare fino al 2050, prevedendo 40 milioni di “migranti climatici interni” solo in Asia meridionale. Quasi la metà di queste persone si troverà in Bangladesh. Analisi di Antonio Barbangelo 


Galina Timchenko, fondatrice Meduza, sotto attacco cibernetico

All’inizio di quest’estate, la rivista indipendente russa Meduza ha appreso che l’iPhone della sua co-fondatrice ed editrice, Galina Timchenko, era stato infettato da Pegasus. Pare che il telefono di Galina Timchenko sia stato infettato poche ore prima che lei prendesse parte a una conferenza privata a Berlino, a cui partecipavano colleghi dei principali media indipendenti russi in esilio. La preoccupazione di Meduza e di Galina - amica di Gariwo e ospite d'onore alla manifestazione organizzata al Giardino dei Giusti di Milano il 3 maggio 2022 per la libertà di stampa - è alta. Gariwo esprime la sua solidarietà.


Mala Zimetbaum, l'angelo di Auschwitz

“Mala era una giovane ebrea polacca che era stata catturata in Belgio e che parlava correntemente molte lingue, perciò a Birkenau fungeva da interprete e da portaordini, e come tale godeva di una certa libertà di spostamento. Era generosa e coraggiosa; aveva aiutato molte compagne, ed era amata da tutte”. Anche Primo Levi, in I sommersi e i salvati, volle ricordare l’umanità di Mala Zimetbaum, la cui storia sfuma a tratti nella leggenda ma rappresenta un esempio memorabile di solidarietà e di spirito di resistenza all’interno del campo di sterminio. Di Riccardo Michelucci


Meron Rapoport a Gariwo: "In Israele c'è una guerra civile senza armi"

Riccardo Michelucci intervista per Gariwo Meron Rapoport, giornalista israeliano che ha lavorato a lungo per diverse testate giornalistiche del Paese e fondatore di "A Land For All", un movimento che chiede la creazione di due Stati indipendenti, Israele e Palestina, con confini aperti, libertà di movimento e istituzioni comuni. Per Rapoport "siamo di fronte a un fenomeno del tutto inedito, con migliaia di riservisti dell’esercito che si sono rifiutati di accettare le iniziative di un governo antidemocratico"


L'eredità della grande Madre Russia

In occasione della Giornata della gioventù russa, Papa Francesco ha detto: "Non dimenticate mai la vostra eredità. Voi siete eredi della grande Madre Russia". Eppure la Russia è sempre stata e rimane fino ad oggi un paese multietnico e multiculturale. Pure io considero me stessa non "russa" ma “russa/armena/ebrea", proprio per la diversità delle mie origini. Molte persone nate in Russia non hanno alcuna intenzione di sentirsi fiere di questo "grande impero", che ormai da secoli opprime e massacra sia i popoli circostanti che i propri cittadini. Che cosa significa quindi per noi essere "Russi liberi"? Vuol dire rifiutare le vesti dei "figli della Grande Russia" e scegliere di non restare muti o patriotticamente orgogliosi mentre la Russia aggiunge alla propria eredità storica nuove pagine macchiate di sangue. Di Maria Mikaelyan, Comunità dei Russi Liberi


La lezione morale di Robert Oppenheimer

La Storia, in effetti, ha sancito che se la debolezza è un rischio, la forza da sola non basta a garantire la pace. Ed è una lezione attuale anche per la nostra epoca, dall’uomo che immaginò di aver scoperchiato il vaso di Pandora e voleva lanciare un allarme al genere umano. Come recita la sua frase più celebrata, l’attimo del ripensamento dopo aver scatenato la forza dell’atomo: “Ora sono diventato Morte, distruttore di mondi”. Ma sempre con la coscienza della propria responsabilitàL'analisi di Giampaolo Cadalanu


Voci contro il regime

L'Iran un anno dopo

Alla vigilia della commemorazione dell’omicidio di Mahsa Jina Amini - vissuta dalla diaspora con febbrile agitazione e in Iran anche col terrore per la nuova ondata di arresti, intimidazioni e violenze - bisognerebbe porsi diverse domande; perché è difficile fare un bilancio di una ribellione scoppiata 12 mesi fa contro il regime della Repubblica islamica. Sebbene scossa da una rivolta radicata e diventata trasversale oltre che intergenerazionale, la teocrazia sembra essere ancora molto lontana dall’eventualità di un cambio di regime. Di Cristina Giudici


L’attore iraniano Ashkan Khatibi: "La censura non fermerà la nuova generazione"

Ashkan Khatibi è un attore, musicista e regista teatrale iraniano costretto a lasciare il proprio Paese a causa delle continue minacce subite. Khatibi pone l'attenzione, in modo particolare, sulle modalità con cui il regime degli Ayatollah esercita la propria censura sulle rappresentazioni teatrali, imponendo stringenti procedure burocratiche e vietando l'utilizzo di diversi termini e argomenti proibiti, come la dittatura e la rivoluzione. Questa terribile censura non sembra, tuttavia, in grado di poter scalfire il coraggio delle giovani generazioni di artisti: «Il regime è terrorizzato da questi ragazzi, perché non credono in alcun tipo di confine o di censura. Sono troppo giovani per non avere speranza nel cambiamento e si batteranno fino all’ultimo per ottenere la vita che desiderano»


Ladan Boroumand, che protegge la memoria delle vittime della Repubblica Islamica in Iran

Nel 2001 ha fondato un Memoriale virtuale che documenta le storie degli iraniani giustiziati, uccisi dai tribunali o dalle forze di sicurezza dalla Repubblica Islamica sin dal suo insediamento nel 1979. Ladan ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti umani e a costruire il Memoriale: una città virtuale che si chiama Omid (in persiano, "speranza") dove tutte le vittime della violenza brutale della Repubblica Islamica possono continuare a vivere nella memoria di chi continua a ricordarli. Tutto è cominciato quando suo padre venne ucciso nel 1991. 


Parvaneh Majd Eskandari, che si oppose sia allo scià che agli Ayatollah

La condanna a morte venne emessa da parte del regime degli Ayatollah dopo una serie di interviste a radio occidentali in cui Parvaneh Majd Eskandari e il marito Dariush Forohuar - entrambi dirigenti da sempre del Partito Nazionalista dell’Iran - criticavano l’intromissione della religione nella vita legislativa e giudiziaria del Paese, denunciando gli abusi e la continua violazione dei diritti umani da parte del governo di Teheran e sottolineando come la condizione della donna in Iran, già subalterna ai tempi dello Scià, fosse ulteriormente peggiorata dopo la rivoluzione del 1979 che aveva portato al potere Ruhollah Khomeini.


La festa di fine estate di Gariwo

Festa di fine estate al Giardino dei Giusti di Milano

Sabato 30 settembre, per tutto il giorno, il Giardino dei Giusti di Milano ospiterà una Festa di fine state, che idealmente conclude le celebrazioni per il ventennale della nascita del Giardino, che ci hanno accompagnato per tutto il 2023. Sarà una giornata di visite guidate, laboratori per bambini, musica. In una parola: Festa! Scopri il programma


Storie

Stephen "Steve" Bantu Biko, attivista simbolo della lotta all'apartheid nel Sudafrica degli anni '60 e '70

Steve Biko è stato un membro attivo e Presidente della South African Students’ Organization e fondatore del Black Consciousness Movement, due tra i principali movimenti anti-apartheid del Paese. Nel corso della sua vita, non ha mai fatto ricorso alla violenza, scegliendo di prodigarsi, piuttosto, per l’acquisizione di una “coscienza”, che egli propugnava presso i neri e le altre etnie discriminate del Paese e volta alla realizzazione di una società multietnica, in cui fosse evitata la fase transitoria di rivalsa violenta dei neri contro i bianchi. 


Silvia Ana Filler

Studentessa, attivista politica, fu uccisa durante un incontro pubblico da un militante del CNU - Concentración Nacional Universitaria, un movimento terroristico di estrema destra. Silvia Filler divenne in breve tempo il simbolo dell’attivismo universitario argentino, intento a contrastare con forza le continue ingerenze politiche nella vita accademica del Paese.


Maria del Carmen “Coca” Maggi

Professoressa e preside universitaria argentina, fu sequestrata (e in seguito giustiziata) da militanti del CNU - Concentración Nacional Universitaria, un movimento terroristico di estrema destra - la mattina del 9 maggio 1975. Si distinse per essersi battuta affinché l’Università Católica rimanesse libera, autonoma e depoliticizzata. La madre di Maria “Coca” Maggi, Elena Mussi de Maggi, fu, invece, tra le fondatrici del Movimento delle Madri di Plaza de Mayo.


  • Chi siamo

    Gariwo è l’acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide.

    Siamo una ONLUS con sede a Milano e collaborazioni internazionali.

    Dal 1999 lavoriamo per far conoscere i Giusti: pensiamo che la memoria del Bene sia un potente strumento educativo e serva a prevenire genocidi e crimini contro l'Umanità.

    Per questo creiamo Giardini dei Giusti in tutto il mondo e usiamo i mezzi di comunicazione, i social network e le iniziative pubbliche per diffondere il messaggio della responsabilità. Dal Parlamento europeo abbiamo ottenuto la Giornata dei Giusti, che ogni anno celebriamo il 6 marzo.

    La nostra attività è sostenuta da istituzioni, scuole, volontari, da un Comitato scientifico internazionale e dai nostri “Ambasciatori”.

  • I Giardini dei Giusti

    I Giardini sono come libri aperti che raccontano le storie dei Giusti.

    Sono spazi pubblici, luoghi di memoria ma anche di incontro e di dialogo, in cui organizzare iniziative rivolte a studenti e cittadini per mantenere vivi gli esempi dei Giusti non solo in occasione della dedica dei nuovi alberi, ma durante tutto l’anno.

    Il Giardino di Milano è nato nel 2003 nel parco del Monte Stella. Nel 2008 si è costituita l’Associazione per il Giardino dei Giusti - formata da Comune di Milano, Gariwo e UCEI - che ne cura le attività.

    Ogni anno sorgono nuovi Giardini nelle città e nelle scuole, in Italia e nel mondo. Il nostro obiettivo è creare una rete diffusa per connettere tutti i soggetti interessati a questi temi.

  • La Giornata europea dei Giusti

    Il 10 maggio 2012 i deputati di Strasburgo hanno accolto l’appello di Gariwo - sottoscritto da numerosi cittadini ed esponenti del mondo della cultura - istituendo la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo, data della scomparsa dell'artefice del Viale dei Giusti Moshe Bejski. A partire dalla definizione di Yad Vashem, abbiamo esteso il concetto di Giusto sino a includere quanti, in ogni parte del mondo, hanno salvato vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità umana durante i totalitarismi.
    Dal 7 dicembre 2017 la Giornata dei Giusti è solennità civile in Italia: ogni anno il 6 marzo celebriamo l’esempio dei Giusti del passato e del presente per diffondere i valori della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà.

  • La Carta delle responsabilità 2017

    La Carta delle responsabilità 2017 nasce dalla riflessione collettiva proposta da Gariwo con il ciclo di incontri La crisi dell’Europa e i Giusti del nostro tempo, organizzato in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano e della Fondazione Corriere della Sera
    La Carta, ispirata all’esperienza di Charta ’77 e sottoscritta da importanti personalità della cultura e della società, rappresenta il nostro impegno etico per la memoria del Bene e l’educazione alla responsabilità, per riaffermare il valore della pluralità in contrapposizione alla cultura dell’odio e del nemico.

GariwoNetwork 2023

GariwoNetwork 2023

Il GariwoNetwork, l’appuntamento annuale pensato per tutte le persone interessate alle storie dei Giusti e impegnate nella loro diffusione, torna a Milano. Due giorni di formazione gratuita per docenti, addetti alla cultura e tutti i membri della rete dei Giardini dei Giusti. Ci saranno Gabriele Nissim, Cristina Dell’Acqua, Andrea Graziosi, Claudio Bisio, Anna Foa. Scopri di più!

Nuovi giardini

Giardino dei Giusti di Mar del Plata

Il Jardín de las Personas Justas è frutto della collaborazione tra Fondazione Gariwo, la Municipalidad de General Pueyrredon di Mar del Plata e l’associazione Casa D’Italia.I primi Giusti onorati sono sei, di cui tre son figure dal respiro internazionale, legate a grandi genocidi del Novecento, e tre figure argentine che in diversi contesti di oppressione hanno difeso i diritti e la dignità umani. Si tratta di: Pierantonio CostaArmin T. WegnerAristides de Sousa MendesMaria del Carmen “Coca” MaggiSilvia Ana FillerClaudio Hugo “Pocho” Lepratti.

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Il nostro obiettivo è la prevenzione dei genocidi attraverso l’educazione dei giovani alla responsabilità personale.
Il tuo 5x1000 ai Giusti è un gesto concreto a favore di tutti coloro che in ogni parte del mondo hanno cercato e cercano di prevenire i genocidi, difendere i diritti umani, assumersi una responsabilità verso l’altro.

Storie di Giusti - S2

Il podcast di Gariwo

Ci sono persone comuni che a un certo punto della loro vita, di fronte a ingiustizie e persecuzioni, hanno deciso da che parte stare, anche a costo di privazioni o, in molti casi, della propria vita. A Milano esiste un luogo dove queste persone vengono onorate. Si chiama Giardino dei Giusti di tutto il mondo. Questa serie di podcast racconta le loro storie, attraverso le testimonianze di familiari, amici, storici, giornalisti e scrittori. Ascolta la nostra season 2!

Nuova uscita

Ebrei. Un popolo in disaccordo

Ebrei. Un popolo in disaccordo (Cafoscarina, CAMPO LIBERO, 2023) dello storico Yehuda Bauer è un’innovativa e anticonformista storia del popolo ebraico che parte dalla convinzione che la vicenda millenaria degli ebrei non possa confondersi con il tragico tentativo di annientarli, e che anche la Shoah vada riletta in una chiave diversa. CAMPO LIBERO è la collana di libri nata dalla collaborazione tra la Fondazione Gariwo e la Libreria Editrice Cafoscarina. 

2003 - 2023

2003-2023: vent’anni del Giardino dei Giusti di Milano

Vogliamo celebrare i vent’anni del Giardino insieme a tutti coloro che hanno a cuore il messaggio dei Giusti e per farlo abbiamo pensato a un calendario di attività che si arricchirà durante tutto l’anno e che potrete consultare direttamente su questa pagina.

Sul confine - Ucraina

Sul confine – Ucraina

La pagina "Sul confine" nasce dalla volontà della Fondazione Gariwo di seguire quotidianamente il conflitto tra Russia e Ucraina scoppiato il 24 febbraio 2022 con l’invasione del Paese ordinata dal presidente russo Vladimir Putin, con testi storici, approfondimenti, punti di vista e storie di personaggi significativi.

Il Memorioso

"Il Memorioso. Breve guida alla memoria del bene"

Lo spettacolo teatrale che porta in scena le avventurose storie dei Giusti si sta arricchendo di nuove sfumature e di nuovi "memoriosi". Il laboratorio teatrale del Memorioso ospitato dal Centro Culturale Asteria di Milano e con la compagnia Oderstrasse ha formato nuovi attori per raccontare sempre più storie di Giusti. Clicca per scoprire come portare lo spettacolo nella tua scuola o nella tua città!