Attualità
Un Giardino dei Giusti a Rondine Cittadella della Pace
Il prossimo 8 giugno, alle 13, verrà inaugurato il “Giardino dei Giusti-Artigiani di Pace” nell’antico borgo aretino che ospita la sede dell’organizzazione Rondine Cittadella della Pace. La cornice dell’inaugurazione sarà lo YouTopic Fest (8-11 giugno), il festival internazionale sul conflitto, arrivato alla sua settima edizione. I Giusti onorati sono: Mahatma Gandhi, Nelson Mandela, Simone Veil, Don Pino Puglisi, Alexander Langer e Luca Attanasio.
Alla scoperta della dimenticata resistenza tedesca
Fino a non molti anni fa la resistenza tedesca al nazismo era ancora un fenomeno molto poco conosciuto al grande pubblico, sia in Germania che nel resto del mondo. Il tema della colpa collettiva aveva prevalso a lungo, determinando un’opera di rimozione che escludeva a priori l’esistenza di un’“altra Germania” capace di ribellarsi al Terzo Reich nei modi più disparati. La loro memoria è sublimata oggi in un museo che si trova a Berlino, nel quartiere del Mitte, all’interno dello stesso edificio che un tempo fu la sede delle forze armate tedesche e dell'Alto comando militare della Wehrmacht. Di Riccardo Michelucci
La Turchia dopo le elezioni: chi difenderà i diritti umani?
Lo scenario in cui la Turchia si trova, a seguito delle elezioni del 14 maggio, è abbastanza incoraggiante, visto che il principale partito del governo continua a perdere milioni di voti. Tuttavia, la coalizione in cui esso si trova è, purtroppo, sempre più piena di partiti e politici noti per le proprie dichiarazioni e promesse sessiste e omotransfobiche. La Turchia avrà, molto probabilmente, il governo più di destra della sua storia, caratterizzato da un profilo ultranazionalista, fondamentalista e omotransfobico. Per questo motivo, ci sarà molto lavoro da fare per coloro che lotteranno per la difesa dei diritti umani nel Paese. Di Murat Cinar
Il 'ragazzo di piazza Tienanmen' torturato e recluso nella Cina di Xi Jinping
Guo Feixiong, pseudonimo di Yang Maodong, è un avvocato noto per aver lavorato per difendere i diritti dei gruppi emarginati in Cina. Già attivista ai tempi di piazza Tienanmen, è stato torturato e arrestato più volte. Ora è in carcere dopo un procedimento lampo e per molti la pena equivale, di fatto, a una condanna a morte. Per vari mesi ha condotto un rigido sciopero della fame, che ha provocato enormi danni alla sua salute. Scrive Alessandra Colarizi che oggi "l’ossessione di Pechino per il controllo sociale ha raggiunto nuovi livelli". Di Alessandra Colarizi, China Files
Ajax Amsterdam, la squadra del ghetto
L’Ajax Amsterdam è una delle squadre più storiche, iconiche e vincenti della storia del calcio europeo. Chi - tra gli appassionati di sport - non ha mai sentito parlare di Johan Cruijff, del grande Ajax del calcio totale o delle quattro Coppe dei Campioni vinte dai Lancieri? Sono in pochi, invece, ad essere a conoscenza del legame indissolubile che sussiste tra l’Ajax e il quartiere nel quale - più di un secolo fa - i biancorossi hanno iniziato la propria storia ricca di successi, lo Jodenbuurt di Amsterdam
Che cosa succede in Kosovo?
La mattina successiva agli scontri del 29 maggio, molti giornali occidentali hanno riportato l’accaduto. Lo hanno fatto ponendo principalmente l'accento sull'influenza della Russia, nonché sul rischio di una situazione esplosiva in un Paese, il Kosovo, in cui è ancora presente una missione NATO. Pochi, invece, hanno parlato del gioco politico del presidente serbo Aleksandar Vučić, il quale sta sagacemente cercando di spostare l’attenzione mediatica verso gli affari internazionali con lo scopo di relegare in secondo piano la politica interna, ove si segna un drastico calo della fiducia nei suoi confronti.
Sulla forza delle ideologie. Le riflessioni di Yehuda Bauer
Non si tratta di un testo di facile lettura, costruito com’è con un gioco di esasperanti sovrapposizioni tematiche e repentine inversioni dialettiche, che sembrano aderire in profondità alla spiritualità dell’autore, bene espressa nel titolo originale: The Jews - A Contrary People. Si direbbe che lo spirito di contraddizione, qui riferito al popolo ebraico – la cui natura di entità collettiva etnico-storica e religiosa rimane indecisa in tutto il corso della magmatica trattazione e tuttora materia di violenti conflitti politici e ideologici – sia sentito intimamente dall’autore. Recensione di Amedeo Vigorelli
Menzogna e propaganda
Chi decidesse di descrivere la carriera politica di Vladimir Putin, si scontrerebbe con un problema insolubile: il presidente russo non ha mai avuto una carriera politica. Quella di Putin è una carriera televisiva, le cui tappe sono solo un susseguirsi di filmati televisivi, a partire dalla minaccia di “accopparli nel cesso”, rivolta ai ceceni, e dall’ammonimento di Boris El’cin ad “avere cura della Russia”. Dal dossier "Putin. Guerra"
Lo sport di domani
“Lo sport, come la politica, deve tornare ad avere dignità assoluta, senza eccezioni. Basterebbero le regole, come l’articolo 3 della Costituzione”. Con queste parole, fortemente simboliche ed evocative, il giornalista sportivo Flavio Tranquillo inizia il suo volume, “Lo sport di domani”, interessante ed esaustiva riflessione multidisciplinare tesa a descrivere ed inquadrare, con uno sguardo critico e imparziale, lo “stato dell’arte” del mondo sportivo italiano. La recensione di Giacomo Corbellini
Alla scoperta del ramo d'oro: l'intervista Rai a Francesco M. Cataluccio
Raccontare i Giusti significa al contempo raccontare i dannati, quegli uomini che si sono macchiati di crimini, violenze e a volte genocidi, tutte azioni a cui l'opera dei Giusti cerca di porre un argine. Edoardo Camurri ne parla con Francesco Matteo Cataluccio, saggista, scrittore e direttore editoriale di Gariwo, all'interno programma televisivo "Alla scoperta del ramo d'oro" - e trasmessa su RAI 3 in occasione della puntata dell'8 maggio.
Memoria: viaggi, percorsi, comunità
Da che parte vogliamo stare
Anche quest’anno ho avuto la fortuna di incrociare lo sguardo di migliaia di ragazzi e ragazze che partecipano ai nostri progetti. Sono quegli sguardi che tengo stretti quando l’umanità non sembra far altro che correre verso una qualche rovina e penso a cosa possiamo fare. Possiamo fare memoria: intesa come sistema di valori, tessuto di principi etici, di idee, di modi di agire, che possa orientarci nelle nostre scelte, che ci guidi nel riconoscere, e denunciare opponendo resistenza, i carnefici e gli indifferenti nel mondo. Di Sabrina Di Carlo
Conversazione con Piotr M.A. Cywinski
Il direttore del memoriale e museo di Auschwitz-Birkenau Piotr M.A. Cywiński ci ha parlato della responsabilità che sente nella gestione di un luogo così importante (“non sacro ma di morte”, lo ha definito Wlodek Goldkorn), dove oltre un milione di uomini, donne e bambini hanno perso la vita. Ma soprattutto ha parlato della visita ad Auschwitz come “il risveglio di un’inquietudine morale che non ha senso se non come rituale di passaggio”, attraverso cui la vita di chi passa quel cancello come "turista” non può rimanere uguale.
Che cos'è Auschwitz oggi. Considerazioni sui viaggi della memoria nel campo di sterminio
La responsabilità della trasmissione del messaggio di Auschwitz al mondo è enorme e va pensata con cura, perché Auschwitz come abbiamo visto è molte cose, non una sola, e non appartiene solo a qualcuno, ma all’umanità intera. Non è solo lo sterminio sistematico degli ebrei d’Europa, non è solo l’attuazione di un’aberrante teoria razzista: Auschwitz ormai trascende la sua storia e parla direttamente a noi, ora e qui, proprio nel mondo in cui viviamo. Di Francesco M. Cataluccio
Parole chiare sulle sfide della Memoria
Il discorso dell’unicità di tipo metafisico non ci fa comprendere che il male si può ripetere, sia pure in modo diverso in ogni epoca. Al di là delle buone intenzioni, questa interpretazione esclusiva cosa ha portato? Ha creato separazione tra ebrei e resto del mondo. Come ha detto recentemente il presidente del Crif in Francia, gli ebrei si sono presentati come l’unica vittima e non come una minoranza tra le minoranze. Ciò rischia di isolarli e di non creare alleanze, come se una persecuzione dovesse entrare in concorrenza con le altre. Di Gabriele Nissim, presidente di Gariwo
Storie
Scacchi e fatali non ritorni
Un "giusto degli scacchi" è stato certamente Janusz Szpotański (1929-2001), detto "Szpot". Poeta, critico e traduttore geniale senza lavoro fisso perché considerato "elemento parassitario e antisociale". Tre volte campione di scacchi a Varsavia e titolare del titolo di Maestro. Arrestato nel 1967 per aver scritto opere satiriche sul regime comunista, nel 1968 fu condannato a tre anni di prigione dove salvò il proprio equilibrio mentale grazie agli scacchi (tutti volevano giocare con lui) e ai libri.
Sara Khadem e lo scacco matto agli ayatollah
Sara Khadem ha cominciato a giocare a scacchi a 8 anni, grazie a un compagno di classe che le ha fatto scoprire la magia della scacchiera. Sostenuta dai genitori, allenata da Khosro Harandi e poi dal Grande Maestro olandese Robin van Kampen, ha vinto il campionato femminile iraniano, ha ottenuto la qualifica di Maestro Internazionale e quello di Gran Maestro femminile. Madre di un bambino di 10 mesi, era stata lontano un anno mezzo dagli scacchi per la gravidanza finché è recentemente apparsa ai campionati mondiali in Kazakistan, senza velo.
Marie-Claude Vogel Vaillant-Couturier
Elisabetta Rosaspina racconta la storia di Marie-Claude Vogel Vaillant-Couturier, la fotoreporter che nel '33 denunciò i campi di lavoro nazisti. Il 28 gennaio 1946, la deposizione di Vaillant-Couturier al “processo de secolo”, circostanziata e implacabile, fece il giro del mondo: non dimenticò un dettaglio delle atrocità cui aveva assistito, elencò nomi e responsabilità, date e numeri. Attraverso la sua bocca, come spiegò in seguito, sentiva di dare voce alle migliaia e migliaia di vittime silenziate per sempre.
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Chi siamo
Gariwo è l’acronimo di Gardens of the Righteous Worldwide.
Siamo una ONLUS con sede a Milano e collaborazioni internazionali.
Dal 1999 lavoriamo per far conoscere i Giusti: pensiamo che la memoria del Bene sia un potente strumento educativo e serva a prevenire genocidi e crimini contro l'Umanità.
Per questo creiamo Giardini dei Giusti in tutto il mondo e usiamo i mezzi di comunicazione, i social network e le iniziative pubbliche per diffondere il messaggio della responsabilità. Dal Parlamento europeo abbiamo ottenuto la Giornata dei Giusti, che ogni anno celebriamo il 6 marzo.
La nostra attività è sostenuta da istituzioni, scuole, volontari, da un Comitato scientifico internazionale e dai nostri “Ambasciatori”.
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I Giardini dei Giusti
I Giardini sono come libri aperti che raccontano le storie dei Giusti.
Sono spazi pubblici, luoghi di memoria ma anche di incontro e di dialogo, in cui organizzare iniziative rivolte a studenti e cittadini per mantenere vivi gli esempi dei Giusti non solo in occasione della dedica dei nuovi alberi, ma durante tutto l’anno.
Il Giardino di Milano è nato nel 2003 nel parco del Monte Stella. Nel 2008 si è costituita l’Associazione per il Giardino dei Giusti - formata da Comune di Milano, Gariwo e UCEI - che ne cura le attività.
Ogni anno sorgono nuovi Giardini nelle città e nelle scuole, in Italia e nel mondo. Il nostro obiettivo è creare una rete diffusa per connettere tutti i soggetti interessati a questi temi.
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La Giornata europea dei Giusti
Il 10 maggio 2012 i deputati di Strasburgo hanno accolto l’appello di Gariwo - sottoscritto da numerosi cittadini ed esponenti del mondo della cultura - istituendo la Giornata europea dei Giusti il 6 marzo, data della scomparsa dell'artefice del Viale dei Giusti Moshe Bejski. A partire dalla definizione di Yad Vashem, abbiamo esteso il concetto di Giusto sino a includere quanti, in ogni parte del mondo, hanno salvato vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità umana durante i totalitarismi.
Dal 7 dicembre 2017 la Giornata dei Giusti è solennità civile in Italia: ogni anno il 6 marzo celebriamo l’esempio dei Giusti del passato e del presente per diffondere i valori della responsabilità, della tolleranza, della solidarietà. -
La Carta delle responsabilità 2017
La Carta delle responsabilità 2017 nasce dalla riflessione collettiva proposta da Gariwo con il ciclo di incontri La crisi dell’Europa e i Giusti del nostro tempo, organizzato in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e con il patrocinio dell’Università degli Studi di Milano e della Fondazione Corriere della Sera.
La Carta, ispirata all’esperienza di Charta ’77 e sottoscritta da importanti personalità della cultura e della società, rappresenta il nostro impegno etico per la memoria del Bene e l’educazione alla responsabilità, per riaffermare il valore della pluralità in contrapposizione alla cultura dell’odio e del nemico.
Intervista
5X1000
Scegli Gariwo per il tuo 5x1000
Il nostro obiettivo è la prevenzione dei genocidi attraverso l’educazione dei giovani alla responsabilità personale.
Il tuo 5x1000 ai Giusti è un gesto concreto a favore di tutti coloro che in ogni parte del mondo hanno cercato e cercano di prevenire i genocidi, difendere i diritti umani, assumersi una responsabilità verso l’altro.

Storie di Giusti - S2
Il podcast di Gariwo
Ci sono persone comuni che a un certo punto della loro vita, di fronte a ingiustizie e persecuzioni, hanno deciso da che parte stare, anche a costo di privazioni o, in molti casi, della propria vita. A Milano esiste un luogo dove queste persone vengono onorate. Si chiama Giardino dei Giusti di tutto il mondo. Questa serie di podcast racconta le loro storie, attraverso le testimonianze di familiari, amici, storici, giornalisti e scrittori. Ascolta la nostra season 2!

Nuova uscita
Ebrei. Un popolo in disaccordo
Ebrei. Un popolo in disaccordo (Cafoscarina, CAMPO LIBERO, 2023) dello storico Yehuda Bauer è un’innovativa e anticonformista storia del popolo ebraico che parte dalla convinzione che la vicenda millenaria degli ebrei non possa confondersi con il tragico tentativo di annientarli, e che anche la Shoah vada riletta in una chiave diversa. CAMPO LIBERO è la collana di libri nata dalla collaborazione tra la Fondazione Gariwo e la Libreria Editrice Cafoscarina.

2003 - 2023
2003-2023: vent’anni del Giardino dei Giusti di Milano
Vogliamo celebrare i vent’anni del Giardino insieme a tutti coloro che hanno a cuore il messaggio dei Giusti e per farlo abbiamo pensato a un calendario di attività che si arricchirà durante tutto l’anno e che potrete consultare direttamente su questa pagina.

Il libro
"Auschwitz non finisce mai"
Il nuovo libro del presidente di Gariwo Gabriele Nissim analizza il ruolo della memoria della Shoah nel nostro tempo e il suo rapporto con gli altri genocidi ed esce in occasione della decima Giornata europea dei Giusti, acquista la tua copia!

Leggi tutte le recensioni
Sul confine - Ucraina
Sul confine – Ucraina
La pagina "Sul confine" nasce dalla volontà della Fondazione Gariwo di seguire quotidianamente il conflitto tra Russia e Ucraina scoppiato il 24 febbraio 2022 con l’invasione del Paese ordinata dal presidente russo Vladimir Putin, con testi storici, approfondimenti, punti di vista e storie di personaggi significativi.

Il Memorioso
"Il Memorioso. Breve guida alla memoria del bene"
Lo spettacolo teatrale che porta in scena le avventurose storie dei Giusti si sta arricchendo di nuove sfumature e di nuovi "memoriosi". Il laboratorio teatrale del Memorioso ospitato dal Centro Culturale Asteria di Milano e con la compagnia Oderstrasse ha formato nuovi attori per raccontare sempre più storie di Giusti. Clicca per scoprire come portare lo spettacolo nella tua scuola o nella tua città!
