Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano
La responsabilità personale come filo conduttore delle storie dei Giusti
L'intervento di Giorgio Mortara, in rappresentanza dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, al Giardino di Milano in occasione della Giornata europea dei Giusti 2023.
Il filo conduttore delle storie dei Giusti di ieri e di oggi è proprio la responsabilità personale. Significa ribadire con forza che ognuno di noi, in qualsiasi ambito sociale o professionale, ha sempre la possibilità di intervenire con la sua coscienza nei momenti più difficili e di spingere gli avvenimenti in una direzione inaspettata.
Nuovi Giusti al Giardino Virtuale
L’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano (composta da Comune di Milano, Gariwo e UCEI) organizza venerdì 5 marzo alle ore 15, presso il Giardino di Milano, la cerimonia in streaming per la consegna delle pergamene intitolate agli otto nuovi Giusti inseriti nel Giardino Virtuale “Giusti del Monte Stella”, lo spazio creato nel 2017 su Gariwo.net per accogliere segnalazioni e testimonianze dei cittadini su figure dimenticate o sconosciute meritevoli di essere ricordate.
Rassegna stampa | I nuovi Giusti del Giardino Virtuale per il 2020
I quotidiani Avvenire, la Repubblica, Corriere della Sera, il Giorno e il Centro, i telegiornali di Rai3 Rai e Italia 1 e due trasmissioni di Radio 1 Rai e di Radio Popolare hanno dato risalto alla cerimonia per i nuovi Giusti del Giardino Virtuale, seguita anche da diverse testate online.
Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano
Dal 13 novembre 2008 la gestione del Giardino dei Giusti di Milano è affidata all'Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano, fondata dal Comune di Milano, dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e da Gariwo. Il 24 gennaio 2003, grazie alla proposta di Gabriele Nissim, Presidente di Gariwo, la foresta dei Giusti, è stato inaugurato a Milano il Giardino dei Giusti di tutto il mondo, nella grande area verde del Monte Stella. Nel Giardino vengono onorati gli uomini e le donne che hanno aiutato le vittime delle persecuzioni, difeso i diritti umani ovunque fossero calpestati, salvaguardato la dignità dell’Uomo contro ogni forma di annientamento della sua identità libera e consapevole, testimoniato a favore della verità contro i reiterati tentativi di negare i crimini perpetrati.
A ciascuno di loro è dedicato un ciliegio selvatico, messo a dimora durante una cerimonia in sua presenza o con la partecipazione dei suoi familiari, con un cippo in granito deposto nel prato sottostante.