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Auschwitz non finisce mai

Auschwitz non finisce mai

di Gabriele Nissim Rizzoli, 2022

Auschwitz non finisce mai. La memoria della Shoah e i nuovi genocidi

Esce in libreria il nuovo libro del saggista e scrittore, presidente della Fondazione Gariwo, Gabriele Nissim. Il volume analizza il ruolo della memoria della Shoah nel nostro tempo e il suo rapporto con gli altri genocidi passati, in atto o potenziali.
La memoria della Shoah non deve creare una divisione tra noi ebrei e gli altri esseri umani che hanno subito o subiscono genocidi.”

Il ricordo della Shoah è uno degli elementi sui quali abbiamo costruito la nostra identità culturale a partire dalla seconda metà del secolo scorso. La memoria di quell’orrore ha permesso di affrontare a viso aperto la battaglia contro l’antisemitismo. Alcuni ritengono che se venisse meno quella memoria si aprirebbe un nuovo spazio per la circolazione di idee mai del tutto sconfitte.
Eppure, come ci ricorda Gabriele Nissim, quel “salvagente cui aggrapparsi” per combattere il riaffiorare delle ideologie più barbare del Novecento “può diventare una pericolosa scorciatoia”: “invece di affrontare direttamente i pregiudizi contemporanei si usa lo scandalo del passato, che alla fine mette tutti d’accordo ma senza toccare le aporie del presente”.
Ecco allora che “il discorso per certi versi ‘sacro’ sull’unicità della Shoah, espressione di un male assoluto che ha colpito soltanto gli ebrei in tutta la storia dell’umanità”, rischia di alimentare una percezione sbagliata: una gerarchia dell’orrore che sembra sminuire o relativizzare le tragedie toccate a molti altri popoli nel corso della storia. Gabriele Nissim – fondatore e presidente della Fondazione Gariwo, nata per riconoscere i Giusti che si sono opposti a ogni genocidio – sostiene invece che la memoria della Shoah debba trasformarsi in una lente di ingrandimento, attraverso la quale riconoscere l’orrore ovunque esso si manifesti.

Considerando le riflessioni e gli interrogativi di figure fondamentali quali Primo Levi, Simone Veil, Hannah Arendt, Yehuda Bauer e Raphael Lemkin, questo libro ci guida a indagare il meccanismo che porta alle atrocità di massa. E ci ricorda che non esiste un male soprannaturale: l’orrore nasce da una precisa volontà e da decisioni concrete, che conducono gli uomini a sterminare altri uomini per interesse, pregiudizio o accecamento ideologico. Per prevenire nuovi genocidi occorre dunque un’alleanza fra tutti gli esseri umani, fondata su un comandamento morale che ispiri l’azione dei singoli Stati come di organismi sovranazionali: mai più, a nessuno.

Il libro Auschwitz non finisce mai. La memoria della Shoah e i nuovi genocidi esce in libreria in occasione della Giornata europea dei Giusti, che si celebra il 6 marzo. È disponibile sul sito dell’editore e nelle migliori librerie e store online.

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L’autore

Gabriele NissimGabriele Nissim, saggista e scrittore, è fondatore e presidente della fondazione Gariwo, la onlus che si occupa della ricerca delle figure esemplari dei Giusti. Nel 2003 ha promosso a Milano la costruzione del Giardino dei Giusti di tutto il mondo, e in seguito la campagna che ha portato alla proclamazione della Giornata europea dei Giusti, il 6 marzo, istituita dal Parlamento europeo nel 2012, e all’approvazione da parte del Parlamento italiano, nel dicembre del 2017, della legge che istituisce la Giornata dei Giusti dell’umanità. Nel 2018 è stato nominato dal presidente francese Macron Cavaliere dell’Ordine Nazionale al Merito “per il suo impegno al servizio della memoria e delle relazioni tra i nostri due Paesi” e nel 2021 commendatore della Repubblica dal presidente Mattarella. Tra i suoi libri: Ebrei invisibili (con Gabriele Eschenazi, Mondadori 1995), L’uomo che fermò Hitler (Mondadori 1998), Il Tribunale del Bene (Mondadori 2003), Una bambina contro Stalin (Mondadori 2007), La bontà insensata (Mondadori 2011), La lettera a Hitler (Mondadori 2015) e Il bene possibile (Utet 2018).

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