Antonio Barbangelo

giornalista

Articoli

In Bangladesh prove di resilienza per i migranti climatici

15 settembre 2023

I dati forniti da Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC), importante fonte mondiale di analisi sulle migrazioni interne, ci dicono che nel 2022 il Bangladesh è stato il Paese con il numero più alto di sfollati in fuga a causa di disastri naturali. Gli studiosi definiscono il fenomeno “mobilità a corto raggio” e spiegano che la migrazione interna provocata dai cambiamenti climatici è destinata ad aumentare fino al 2050, prevedendo 40 milioni di “migranti climatici interni” solo in Asia meridionale. Quasi la metà di queste persone si troverà in Bangladesh. Con lo scopo di far fronte a questa imminente catastrofe, negli ultimi anni il governo di Dacca ha cercato di attuare, nonostante la presenza numerose problematiche interne, ambiziose politiche di adattamento e di resilienza ai cambiamenti climatici.

Il fenomeno delle sparizioni forzate in Messico

30 agosto 2023

L'iniziativa A dónde van los desaparecidos (Dove vanno le persone scomparse) è un progetto di ricerca, documentazione e divulgazione sul drammatico fenomeno delle migliaia di sparizioni forzate in Messico. Il sito web produce dati, mappe e fornisce possibili rotte geografiche per ritrovare le persone scomparse, perché “…molte di loro sono ancora vive e ridotte in schiavitù”, sostengono le fondatrici. Con questo progetto è stato possibile scoprire nuove fosse comuni e rivelare alcune dinamiche che accompagnano tante sparizioni.

Brasile, per gli Yanomami si parla di genocidio

10 maggio 2023

Il neopresidente, Luiz Inácio Lula da Silva (detto Lula), poche settimane dopo essere entrato in carica (il 1° gennaio), ha visitato i territori dei nativi, così duramente colpiti, ha decretato lo stato di emergenza e parlato di “genocidio”. Lo stesso termine è stato usato dalla nuova presidente del FUNAI, Joenia Wapishana, prima avvocata indigena del Brasile e prima donna nativa a diventare deputata. Mentre la nuova ministra della Salute di Brasilia, Nísia Trindade (prima donna a occupare questa carica in Brasile), ha definito la situazione degli Yanomami una “catastrofe umanitaria”.

Haiti, la catastrofe umanitaria peggiore degli ultimi decenni

5 gennaio 2023

In un paese di circa 12 milioni di abitanti, 4,7 milioni vivono ogni giorno una situazione di “fame acuta” (livello 3 e 4 dell’indice IPC). Sono chiuse le fabbriche, le scuole, i negozi. Gli ospedali sono in tilt. Non ci sono più trasporti pubblici. Cresce il potere delle bande armate e le violenze sono sempre più diffuse. L’azione politica è quasi assente.

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