Sahar Khodayari, la "blue girl" che andò allo stadio sfidando la polizia morale iraniana
27 settembre 2022
Quando il 25 agosto del 2002 cinquecento donne hanno potuto assistere ad una partita di calcio nello stadio Azadi di Teheran, dagli spalti hanno cantato in coro "Blue Girl" di Stevie Wonder: «Bambina, sei triste. Anche se tutto quello che hai è visibile a te dentro il tuo cuore, resta una parte. È come se il cielo fosse blu». "Blue Girl" era come veniva chiamata Sahar Khodayari, 29enne originaria del villaggio di Salm in Iran, che il 29 settembre 2019 è morta dopo essersi data fuoco, per non sottostare al processo che la vedeva imputata per essere entrata in abiti maschili nello stadio, interdetto alle donne dal 1981, due anni dopo l’ascesa al potere dell’ayatollah Ruhollah Khomeini. Di Fabio Poletti