Non ci sono solo le armi militari. Xi Jinping mira a fare passi avanti sulla strada della "riunificazione" di Taiwan anche attraverso degli strumenti normativi, che spesso hanno un impatto anche maggiore su chi vive sull'altra sponda dello Stretto. Una vicenda delle ultime settimane chiarisce molto bene questo aspetto. Si tratta della storia di Yang Chih-yuan, il primo cittadino taiwanese a processo per separatismo in Repubblica Popolare Cinese.
C'erano ancora l'Unione Sovietica e il muro di Berlino. Il presidente degli Stati Uniti era Ronald Reagan e in Cina non era ancora venuto il giorno di Tiananmen. Era il gennaio del 1985 quando Hun Sen fu nominato per la prima volta primo ministro della Cambogia. Sono passati oltre 38 anni e la maggioranza dei cambogiani non era neppure nata, visto che il paese del Sud-Est asiatico ha un'età media di 26 anni. Tanto è trascorso da quando è iniziato il "regno" di Hun Sen. Di Lorenzo Lamperti, China Files
Era il febbraio del 2002 quando nello stato dell'India occidentale venne dato fuoco a un treno che trasportava pellegrini indù. I colpevoli furono identificati in una folla della minoranza musulmana, diventata poi bersaglio di una rappresaglia violenta e sanguinosa che provocò mille morti ufficiali ma circa 2500 secondo le stime degli attivisti e delle organizzazioni non governative.
A un anno di distanza, la Cina si fa meno problemi a dire che quanto accade in Ucraina è "qualcosa che non vuole vedere". E la novità principale emersa dal viaggio di Wang e dal position paper è proprio questa: Pechino è meno timida nel parlare della guerra, pur non avendo cambiato la sua prospettiva.
Poeta vietnamita, arrestato più di 10 volte per aver denunciato corruzione e abusi
Scrittore birmano leader dell'attivismo pro-democrazia, giustiziato dalla giunta militare