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Mimmo Lombezzi

giornalista

Articoli

Israele e la trappola del "fuoco amico"

Israele e la trappola del "fuoco amico"

8 gennaio 2024

Secondo i dati diffusi dall’esercito, dei 105 soldati israeliani uccisi nella Striscia di Gaza durante l’offensiva di terra contro Hamas, 20 sono stati uccisi dal cosiddetto “fuoco amico” e da altri incidenti.
Si può parlare di genocidio a Gaza?

Si può parlare di genocidio a Gaza?

19 dicembre 2023

Adulti che corrono portando in braccio bambini moribondi e bambini che cercano i genitori sepolti vivi da tonnellate di cemento. Sui social e sui media di tutto il mondo negli ultimi mesi abbiamo visto tante immagini come questa. “Genocide in Gaza” è una frase che caratterizza buona parte dei contenuti diffusi da Al Jazeera. “I media degli Stati Uniti", scrive Rami G. Khouri sul sito dell’emittente il 15 Dicembre 2023, “salvo poche eccezioni, si rifiutano di affrontare seriamente una delle questioni più importanti aperte dalla guerra: Israele sta commettendo un genocidio contro i palestinesi di Gaza e gli Stati Uniti sono complici del peggior del crimine dell’umanità?”
L’unicità della Shoah e i nuovi genocidi: il discorso di Nissim è più attuale che mai

L’unicità della Shoah e i nuovi genocidi: il discorso di Nissim è più attuale che mai

25 ottobre 2023

L’equivoco fra un "atto di genocidio", come quello compiuto bruciando intere famiglie nei kibbutz al confine con Gaza, e gli atti di violenza che accompagnano qualsiasi guerra, è un fenomeno di vecchia data e forse il primo a capirlo era stato Primo Levi, quando spiegava che Auschwitz sfugge a ogni logica e che quindi risulta impossibile cercare una spiegazione che rischierebbe di dare una giustificazione a quanti sono stati gli esecutori di una tale bestialità. Questo discorso oggi è più attuale che mai per comprendere la specificità di Hamas e del suo progetto di sterminio. Trovo questa riflessione in un libro drammaticamente attuale: Auschwitz non finisce mai di Gabriele Nissim, utilissimo oggi per capire quello che sta accadendo in Israele.
Guerra in Ucraina: i baffi di Stalin e le gambe di Putin

Guerra in Ucraina: i baffi di Stalin e le gambe di Putin

23 febbraio 2023

Oggi Putin ha bisogno di questo Uomo Collettivo, per gettarlo nella fornace della guerra. Il fatto che i Russi, a Bakhmut, combattano con le stesse modalità della seconda guerra mondiale – cioè mandando al macello una massa enorme di reclute , “riempiendo i fossati”- è solo un effetto collaterale di quello che ha scritto Robert Kagan quando dice che “Il capo del Cremlino, sta militarizzando completamente la società russa, proprio come fece Stalin durante la Seconda guerra mondiale”.
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