Senza riduzione di disuguaglianze e ingiustizie la memoria non ha effetto
19 ottobre 2020
“Per non dimenticare” e “Mai più” sono le due formule con cui, da qualche decennio a questa parte, commemoriamo il grande trauma storico della Shoah, il cui ricordo è stato eletto a pietra angolare dell’etica contemporanea, nonché nucleo narrativo attorno al quale raccogliere i pezzi sparsi di un’Europa in cerca di identità. Pochi si soffermano su cosa esattamente non debba ripetersi mai più. Editoriale della semiologa Valentina Pisanty, Università di Bergamo