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Festival dei Diritti Umani, prima edizione a Milano 3-8 maggio

film, documentari, dibattiti per alzare lo sguardo

Scoprire che i diritti umani sono calpestati non solo in zone remote del mondo, ma anche vicino a noi e capire come riconquistarli per il bene di tutti, imparando dalle esperienze di chi è impegnato da tempo in queste battaglie. A questo obiettivi punta il Festival dei Diritti Umani, in programma alla Triennale di Milano dal 3 all’8 maggio 2016, con incontri con gli studenti, proiezioni di film e documentari, dialoghi con ospiti italiani e internazionali, per sensibilizzare la cittadinanza e superare i pregiudizi e le paure. Il programma completo del Festival è disponibile a questo indirizzo.

Il Festival, alla sua prima edizione, è organizzato da Reset-Diritti Umani, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Città di Milano, di Città Metropolitana di Milano e dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia.

“Questo Festival a Milano mancava e la nostra città è il luogo ideale per ospitarlo. Ci si accorge di un diritto solo quando questo è compromesso. Dobbiamo guardare oltre il nostro orizzonte, i diritti umani sono le vere basi della fratellanza tra tutte le persone” ha detto Francesca Balzani, vice sindaco di Miano, aprendo la conferenza stampa di presentazione dell’evento, che si articolerà in sei giorni densi di appuntamenti, a partire dalle mattine dedicate ai giovani e ai lavori che svilupperanno sui Diritti Umani in appositi laboratori grazie alla collaborazione con il CIDI (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti).

Al pomeriggio e alla sera ci saranno i dibattiti e le proiezioni di documentari selezionati tra le migliori rassegne internazionali dall’Associazione Sole Luna - Un ponte tra le culture, e una selezione di lungometraggi di finzione e documentari -scelti da Vanessa Tonnini, programmer e direttrice artistica del Festival Rendez-Vous, dedicato al nuovo cinema francese, attento al tema dei diritti umani e del dialogo interculturale. E poi la prima tappa della mostra fotografica itinerante sui diritti delle donne e i matrimoni precoci e forzati in Burkina Faso proposta da Amnesty International, che comprende gli ultimi scatti di Leila Alaoui – la fotografa marocchina rimasta uccisa nell’attentato di gennaio 2016 a Ouagadougou, dove si trovava proprio per il lavoro commissionato dalla ong.

“Io alzo lo sguardo è lo slogan scelto dal Festival dei Diritti Umani per spronare a non voltarsi dall’altra parte, a non subire, ma anche ad aprirsi al mondo” ha detto Danilo De Biasio, direttore del Festival e componente del comitato di coordinamento e direzione assieme a Paolo Bernasconi e a Giancarlo Bosetti. “Non è solo una mostra di film e documentari: ha chiamato a raccolta decine di ospiti tra i migliori intellettuali e studiosi; ha individuato i testimoni di drammatiche violazioni dei diritti umani e i protagonisti di straordinarie battaglie per ottenerli; ha scelto come compagni di strada le più affermate ong”.

La prima edizione del Festival si concentrerà sulla condizione femminile nel mondo (il non-diritto di essere donna) sulle gravi violazioni dei diritti come le mutilazioni genitali, le discriminazioni sul lavoro, l’impedimento dell’istruzione, i matrimoni precoci. Altro tema sarà la Tunisia, scelta come esempio virtuoso di un Paese che sta riuscendo - non senza difficoltà - a superare una complicata crisi politico istituzionale.

Oltre al concorso cinematografico il festival prevede il Contest fotografico #ioalzolosguardo, con una piattaforma crowdfunding, realizzato in partnership con il marchio Leica e riservato a fotografi professionisti.

Gariwo è tra i Media Partner del Festival e il Presidente di Gariwo, Gabriele Nissim parteciperà all'incontro "Belle da morire: le antiche città sfregiate dalla guerra" assieme ad Andrea Carandini, archeologo e Presidente del FAI, e a Tullio Scovazzi, Università Milano Bicocca, in programma sabato 7 maggio. alle ore 10 nel Salone d'Onore della Triennale.

Reset-Diritti Umani è un’associazione non profit nata a Milano nel 2015 per diffondere la conoscenza e la cultura dei diritti umani attraverso il Festival e altre iniziative. L’associazione, che è presieduta dall’avvocato del Foro di Lugano Paolo Bernasconi (da anni attivo sul fronte della difesa dei diritti umani) e ha come Segretario generale Giancarlo Bosetti, direttore dei Reset-Dialogues On Civilizations, annovera tra i suoi fondatori Piergaetano Marchetti – presidente della Fondazione Corriere della Sera, Francesco Micheli – ideatore di MiTo – e Danilo De Biasio – ex direttore di Radio Popolare

Paolo Bernasconi, membro del Comitato della Sezione svizzera di Human Rights Watch e già Membro del Comitato Internazionale della Croce Rossa, è stato promotore del Festival dei Diritti Umani di Lugano, avviato nel 2014.

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