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La 4F del Liceo Cavour di Roma racconta i Giusti

il video realizzato dagli studenti

Un frame tratto dal video

Un frame tratto dal video

I ragazzi della 4f del Liceo Cavour di Roma, dopo la toccante visita ad Auschwitz-Birkenau e la dedica di un albero nel Giardino della loro scuola a Irena Sendler, hanno realizzato un video per raccontare i Giusti attraverso l'interpretazione di alcune significative frasi, che secondo loro riassumono i concetti di Giustizia e DonoDi seguito la loro introduzione al lavoro realizzato. 

“Ogni bambino salvato con il mio aiuto è la giustificazione della mia esistenza su questa terra, e non un titolo di gloria”, Irena Sendler.

Riflettere sulla Giustizia pone ogni individuo di fronte alla propria dimensione etica: fin dove giunge la 'nostra' giustizia e dove inizia il giustizialismo? Costruire una società giusta implica una forte presa di coscienza di ogni cittadino, ma siamo tutti noi disposti ad uscire dal guscio in cui spesso ci rifugiamo? Siamo in grado di donare disinteressatamente, al di fuori di ogni logica utilitaristica?

Noi giovani, durante il viaggio a Cracovia, visitando il ghetto e i campi di Auschwitz-Birkenau, abbiamo avuto una preziosa occasione, quella di entrare profondamente in contatto con la sofferenza, di guardare i luoghi in cui hanno agito gli aguzzini ma anche di ripercorrere le orme di uomini e donne in grado di donare sé stessi rispondendo esclusivamente ad un imperativo della propria coscienza: la cella di Massimiliano Kolbe, la farmacia dell'Aquila, la fabbrica di Schindler, ma anche le strade e le piazze dove altri uomini ed altre donne, rimasti nell'anonimato, hanno agito da 'Giusti' seppur nel loro piccolo.

Come rimanere indifferenti e distaccati da tutto ciò?

Come rendere viva la storia?

Sentiamo il dovere di vivere da protagonisti, consapevoli che non serve essere Eroi per dare un contributo all'umanità ma che ognuno di noi ha la responsabilità di non nascondersi nell'indifferenza e nel'egoismo.

Abbiamo voluto usare le parole di individui vicini a noi, come Caparezza, e lontani, come Madre Teresa, Adorno o Rousseau, per dar voce ai nostri pensieri, per non rimanere nel silenzio.

Segno tangibile, anche per gli studenti che frequenteranno il nostro liceo dopo di noi, l'ulivo nel Giardino dei Giusti che quest'anno abbiamo dedicato a Irena Sendler, come nostro personale riconoscimento per i tantissimi bambini salvati.

Ricordando sempre che... "Chi salva una vita, salva il mondo intero."

10 maggio 2018

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