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L'ora più buia - the Darkest Hour

di Joe Wright Regno Unito, 2017

SINOSSI

Inghilterra, 1940. Il Parlamento britannico ha appena sfiduciato il primo ministro Neville Chamberlain (Ronald Pickup) e il partito conservatore deve scegliere un sostituto. L'unico nome gradito all'opposizione è quello del burbero Winston Churchill (Gary Oldman), inviso a buona parte del proprio partito. Churchill assume l'incarico proprio alla vigilia dell'attacco tedesco minacciato da Hitler, il quale è comunque ancora disposto a trattare con i britannici. Il nuovo primo ministro oppone immediatamente un netto rifiuto a qualsiasi tipo di accordo con il dittatore tedesco e questo lo mette di fronte all'ostilità dei suoi compagni di partito e, inizialmente, anche di re Giorgio VI (Ben Mendelsohn). In quello che può essere considerato il momento più drammatico nella storia recente inglese, Churchill si trova completamente solo di fronte ad una scelta fondamentale e decisiva a cui sarà legata la storia non solo dell'Inghilterra, ma di tutto il continente europeo.

Candidato agli Oscar 2018, il film di Joe Wright raccoglie solo l'affermazione di Oldman come miglior attore protagonista, grazie ad un'interpretazione appassionata ed intensa e ad uno straordinario lavoro di make up che lo ha completamente sfigurato e reso molto somigliante al vero sir Winston. L'ora più buia è un film che sa emozionare e coinvolgere, che ci permette di capire, almeno in parte, quello che deve aver vissuto il primo ministro inglese in quei drammatici giorni per la storia europea. Quello che il film è capace di trasmettere è il senso di solitudine che deve aver pervaso il protagonista sul quale pesava una responsabilità enorme che andava al di là di una semplice scelta politica. Churchill aveva in mano le sorti dell'Europa e non solo del suo Paese. Accettare l'accordo con la Germania nazista risparmiando l’Inghilterra ma lasciando l'Europa tra le grinfie di uno spietato e criminale dittatore, oppure rifiutare qualsiasi compromesso e combattere sino alla fine in difesa degli ideali di libertà e democrazia su cui si reggeva la storia del suo Paese? Una decisione terribile e difficile, a cui era legata la vita di milioni di persone, di tutto il suo popolo. Consapevole di essere stato abbandonato dall'establishment del suo partito, favorevole ad un accordo con i tedeschi, e con un sovrano molto titubante di fronte alla sua intransigenza, Churchill troverà proprio nel suo popolo, nella gente comune, la risposta e la spinta per percorrere la strada che ritenne più giusta. Grazie alla perseveranza di quello straordinario politico, oggi l'Europa è un continente libero e non oppresso dalla peggiore delle dittature, grazie ad un uomo che nel momento decisivo ha fatto la scelta più giusta sebbene questa portasse a una strada rischiosa e impervia. Curioso che dopo aver salvato il suo Paese e tutto il mondo libero dalla barbarie nazista, alle prime elezioni del dopo guerra Churchill fu sconfitto e sfiduciato dagli elettori che votarono, in gran maggioranza, laburista. “È la democrazia” sembra aver commentato alla moglie.

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