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Storia di una ladra di libri

di Brian Percival Usa/Germania 2013

1939, Germania nazista: Liesel, una ragazzina che la madre (militante comunista) non può più mantenere, viene affidata a Hans e Rosa Hubermann, una coppia matura senza figli e di condizioni sociali modeste. Liesel non sa ancora leggere ed è per questo derisa dai compagni di scuola,ma decide di superare questo handicap imparando a compitare, lettera per lettera, il contenuto di un libro rubato nel cimitero il giorno del funerale del fratellino (Il manuale del becchino), l'unico libro posseduto, che per lei ha un valore immenso. In questa prova di volontà è aiutata dal padre adottivo Hans, molto comprensivo con lei. Rudy, compagno di scuola e di giochi, è l'amico del cuiore sempre al sua fianco. Liesel è tenace e si appassiona alla lettura come mezzo per sfuggire la realtà sempre più tetra che la circonda, con le misure repressive e la caccia agli ebrei ormai senza tregua. Case, negozi e sinagoghe vengono attaccati e distrutti, ma nella notte in cui i nazisti danno fuoco ai libri, Liesel ha un gesto di ribellione e sottrae un testo alle fiamme. Poi entra di nascosto nella casa del borgomastro, dove ha scoperto una immensa biblioteca, e prende “in prestito” dei volumi. Quando i genitori accettano di nascondere in casa un giovane ebreo, Max, per sottrarlo alla cattura, Liesel gli fa compagnia, leggendo per lui, gravemente ammalato, e aiutandolo a sopportare la sofferenza della vita clandestina. E i libri letti da Liesel sono di conforto agli altri abitanti della cittadina nelle lunghe notti passate nei rifugi per salvarsi dai bombardamenti, Ma l'aggravarsi della guerra porterà gravi sviluppi per Liesel e i suoi cari.

Il film, ispirato al romanzo di Markus Zusak, Storia di una ladra di libri, commuove rappresentando una vicenda drammatica in modo quasi fiabesco, anche per la presenza di una voce narrante fuori campo (La Morte) che commenta gli eventi. Questo lo rende a tratti didascalico, ma il personaggio di Liesel, il suo coraggio e la sua capacità di pensare e resistere al male salvando i libri, restano ben impressi nella memoria dello spettatore. Ottima l’interpretazione della giovanissima attrice, Sophie Nelisse, e di Geoffrey Rush ed Emily Watson, nella parte dei genitori adottivi.

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