Dalle tenebre del massacro armeno il canto appassionato di un poeta e il grido di libertà della sua gente. Un canto di poesia e di saggezza, le parole di un dotto e dolce contadino-veggente che fu un grande poeta finché non venne ucciso a trent’anni, nel fiore del suo genio, ma che nel corso della sua breve vita percorse infinite strade: quella dell’amore, quella della fede e quella di una patria per cui perse la vita.