Pierantonio Costa, imprenditore di successo e console italiano a Kigali, nel caos che si stava consumando in Ruanda nel 1994, riesce a compiere qualcosa di incredibile: nel corso dei tre mesi in cui vennero massacrate oltre un milione di persone, Costa viaggia incessantemente tra Rwanda e Burundi, esponendosi continuamente a rischi altissimi, per cercare di portare in salvo il maggior numero di persone possibile, ovvero quasi 2000.
Una vicenda assolutamente straordinaria nella sua “normalità”: il console infatti, ancora oggi, ritiene di non aver fatto nulla di eccezionale, ma “semplicemnete” ciò qualsiasi essere “umano” avrebbe dovuto fare al suo posto.