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Al Giardino dei Giusti a fianco delle donne iraniane e afghane

di Gabriele Nissim

L'intervento del presidente di Gariwo Gabriele Nissim durante l'evento organizzato dalla fondazione Gariwo insieme all'associazione della diaspora iraniana Maana, in occasione del Giorno della natura, lo Sizdah bedar. È stata una mattinata di festa ma anche di discussione di temi importanti, a fianco della comunità iraniana. Un momento di grande emozione è stata la danza in solidarietà a tutto il popolo iraniano in rivolta e - in particolare - alle cinque ragazze iraniane di Ekbatan, Teheran, arrestate dopo aver condiviso su TikTok il video in cui ballavano. 

Il Giardino dei Giusti è il luogo che fa conoscere le donne e gli uomini di ogni tempo che si battono per la dignità e la libertà. È la grande agorà dei diritti che abbiamo costruito a Milano e in duecento altre città in Italia e nel mondo.

Oggi, qui, invitiamo tutti a fare un esercizio di immaginazione.
Immaginiamo che da un giorno all’altro le donne in Italia non possano più ballare, baciarsi in pubblico, siano costrette ad indossare il velo e delle tuniche nere.
Pensiamo che tutto questo si protrae in Iran da un periodo due volte più lungo del fascismo: in Italia il regime è durato dal 1922 al 1943 e la guerra è finita nel 1945, in Iran è dal 1979 che continua questa situazione e non se ne esce.

Pensiamo al grande movimento dell’Onda Verde del 2009, quindici anni dopo niente è cambiato. Pensiamo alle sofferenze e ai soprusi che le ragazze di Teheran continuano a subire.
Questa battaglia è fondamentale per tutte le donne islamiche che, in Afghanistan, in Iran, desiderano affermare la loro liberà. È una battaglia epocale, che non ha meno impatto della situazione dell’Ucraina. Si decide la libertà del pianeta

Per questo, da questo Giardino, vorremo lanciare una proposta: una grande giornata nazionale a fianco delle donne afghane ed iraniane. E abbiamo una richiesta: vorremmo che le autorità religiose, dal Papa, ai rabbini, ai buddisti, agli Imam del nostro paese prendessero posizione in questo senso. 

C’è troppo silenzio, come se fosse naturale che le donne, a causa di una imposizione religiosa, debbano vivere perennemente in questa situazione di oppressione.

Gabriele Nissim

Analisi di Gabriele Nissim, Presidente Fondazione Gariwo

2 aprile 2023

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