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​Etty Hillesum sull’odio

Klaas A.D. Smelik

Con il dilagare di odio e antisemitismo in Europa e in Italia, provo ora a riassumere le riflessioni di Etty Hillesum sull’odio e sull’inimicizia. Quali erano gli aspetti fondamentali della sua concezione del mondo che volle comunicarci? Quali sono gli elementi che compongono questa sua idea?

Un primo elemento al quale fa riferimento è presente all’inizio della Bibbia, dove è scritto che “Dio creò l’uomo a sua immagine” (Gen, 1:27). Se è stato creato a immagine di Dio, l’uomo è buono e non possono esserci individui cattivi.

Un secondo aspetto è costituito da un detto latino, la lingua insegnata da suo padre: “Homo sum: humani nil a me alienum puto” (Terenzio, Heautontimoroúmenos, verso 77). Siamo tutti uomini e dunque non c’è differenza tra l’uno e l’altro: troverai i carnefici sia nei tuoi ranghi che in quelli del nemico. Gli uomini racchiudono in sé tutte le contraddizioni e gli esseri umani possono perciò riconoscersi l’un l’altro, individuando le varie caratteristiche positive e negative.

Il terzo elemento riguarda il desiderio della Hillesum di voler comprendere la psiche degli esseri umani e, prendendo le mosse da questa conoscenza, di volerli aiutare. Se la storia dell’esistenza di una persona che si comporta da nemico ci è nota, potremo capire le ragioni del suo agire. Allora svanirà il timore e, al suo posto, arriverà la comprensione.

Il quarto elemento riguarda l’idea secondo la quale l’effetto distruttivo dell’odio non colpisce solo la vittima ma anche il carnefice. L’odio non si limita a distruggere l’anima del nemico, ma annienta anche la propria.

Il quinto elemento è la convinzione stando alla quale l’uomo, prima ancora di rivolgersi al nemico, che è stato oggetto del proprio odio ma che viene ora avvicinato con amore, deve distruggere anzitutto l’odio presente in se stesso.

Il sesto e ultimo elemento riguarda l’idea secondo la quale è possibile non odiare e riconoscere nel nemico il prossimo, creato a immagine di Dio, e confrontarsi con lui con compassione. Non è una teoria ma, sulla base dei cinque punti elencati qui sopra, una possibilità concreta. Si tratta inoltre di una convinzione non legata a uno specifico periodo storico, ma valida per ogni situazione umana e in ogni epoca.

Ecco il motivo per cui è importante conoscere le idee di Etty Hillesum, perché ispirano nuovi pensieri e riflessioni. Pensieri e riflessioni che possono aiutarci a resistere a quelle che, in questi anni, ci si presenteranno come “le tristi voci e le minacce” e ci accerchieranno come dei “soldati nemici assediano una fortezza inespugnabile” (Diario, p. 715, 12 luglio 1942).

Dal volume: Klaas A.D. Smelik, Odio e inimicizia in Etty Hillesum, Apeiron Editori, Sant’Oreste, 2015, pp. 103-105. A cura di Gerrit Van Oord. 

Klaas Smelik, direttore Centro Ricerche Etty Hillesum

Analisi di

21 febbraio 2018

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