Suggeriamo a tutti gli amici di Gariwo un modo originale
per celebrare il 6 marzo, Giornata europea dei Giusti, oltre a partecipare a uno dei numerosi eventi che si
tengono in Italia ed in Europa.
Andate a vedere In Darkness, uno dei più bei film che sia stato realizzato sulla storia di un Giusto durante la Shoah.
Leopold Socha, come scrive sulle nostre pagine lo sceneggiatore David Shamoon,
è forse il personaggio più emblematico di una scelta morale, che nasce
paradossalmente da una lunga e faticosa messa in discussione non solo
dei suoi discutibili valori di ladro di professione, ma anche dei
pregiudizi antisemiti che inquinavano la società polacca. Socha è
infatti un criminale che considera del tutto normale rubare agli ebrei, e
che si sente legittimato ad approfittare della sorte drammatica di
alcuni fuggitivi che si nascondono nelle fogne, perché come tanti
polacchi è convinto che quanto accade agli ebrei rappresenta una giusta
punizione per i loro comportamenti.
Con il passare del tempo, però, il personaggio subisce una lenta trasformazione e
prova compassione per gli stessi ebrei a cui spilla denaro e che
minaccia continuamente di denunciare ai nazisti, sapendo molto bene la
sorte che li attende.
Da squallido approfittatore diventa così il loro salvatore. Non solo comincia a reagire di fronte all’indifferenza di sua moglie e di tutti i suoi amici, ma prova addirittura pietà, quando tra gli stessi ebrei nascosti nelle fogne comincia a nascere una terribile concorrenza per la vita.
Comprende finalmente la sofferenza delle vittime, indipendentemente dalle sue profonde convinzioni, fino a provare gioia non per i gioielli ricevuti, ma per la loro salvezza.
Il film è una metafora della condizione umana, così bene analizzata da Hannah Arendt,
quando osserva come i costumi morali siano "mode" che possono cambiare
dalla sera alla mattina. La persona fa del male, quasi senza
accorgersene, quando esiste un decadimento dei costumi morali e, come
nel caso specifico degli ebrei in Polonia, il pregiudizio antisemita
viene addirittura considerato una virtù. Ma la stessa persona,
condizionata dalla società, può fare del bene quando ascolta la voce del
suo cuore, che miracolosamente può incrinare anche le convinzioni più
radicate.
Il film è dunque uno straordinario messaggio di speranza, perché nella storia non c’è nulla di eroico e di retorico, ma solo la constatazione dell’ambiguità e della normalità del bene.
Il
bene è alla portata di tutti, anche dei più incalliti antisemiti, che
ad un certo punto capiscono che è il rapporto con se stessi e la propria
coscienza che può sempre permettere di ritrovare la propria bussola.
È
così capitato in tutti i genocidi e totalitarismi a tanti uomini che
hanno avuto la forza di pensare e di provare compassione per le vittime,
nonostante forse il giorno prima consideravano del tutto normale
rimanere indifferenti, o addirittura partecipare alla loro persecuzione
in nome di una società felice e purificata dai cosiddetti “nemici”.
Il film In Darkness è dunque una grande occasione per discutere, il 6 marzo, sulle complesse e difficili scelte tra il Bene e il Male operate da tanti Giusti, imperfetti come tutti noi.
L' ambiguità del bene
di Gabriele Nissim


Analisi di Gabriele Nissim, Presidente Gariwo, la foresta dei Giusti
22 febbraio 2013
Scopri tra gli Editoriali
- Nozioni e consapevolezza. Gli studenti polacchi e la memoria dell’Olocausto
- Anna Ziarkowska e Robert Szuchta
- La coppia del vaccino
- Paola Peduzzi, vicedirettrice de Il Foglio
- Il senso della memoria
- Pietro Kuciukian, Console onorario della Repubblica d'Armenia in Italia
- Un presidente post-verità
- Helena Savoldelli, Redazione Gariwo
- Il cielo impossibile del Karabakh. Appunti di viaggio
- Simone Zoppellaro, giornalista
- La storia e la memoria dei genocidi
- Marcello Flores, storico
- Per una nuova Umanità. L’esempio dei Giusti nel mondo segnato dal Covid
- Pietro Kuciukian, Console onorario della Repubblica d'Armenia in Italia
- La memoria della Shoà: scontro tra due posizioni
- Stefano Levi Della Torre, accademico, pittore e saggista
- Ricordo di Pierantonio Costa
- Luciano Scalettari, giornalista
- Viaggio in Armenia. Il cimitero militare di Yerablur
- Simone Zoppellaro, giornalista
- altri...