Gariwo
https://it.gariwo.net/magazine/editoriali/manifestare-il-nostro-amore-per-lumanita-e-forse-la-gioia-piu-grande-della-nostra-vita-25759.html
Gariwo Magazine

Manifestare il nostro amore per l’umanità è forse la gioia più grande della nostra vita

di Gabriele Nissim

L'intervento del presidente di Gariwo Gabriele Nissim per la Giornata dei Giusti 2023 al Giardino dei Giusti di Milano.

Oggi celebriamo una bella festa con i venti anni del Giardino dei Giusti di Milano che in questi anni ha ricordato l’élite morale dell’umanità, come diceva il mio amico Moshe Bejski. Eppure viviamo un momento pericoloso per l’umanità e l’Europa, con la guerra che ci lambisce e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia che vuole colpire la libertà e la sovranità di un popolo.

Abbiamo scoperto che il male continua e che può passare attraverso differenti stazioni: l’odio, le parole malate, l’insensibilità nei confronti delle tragedie dei migranti in mare, leggi ingiuste che colpiscono le donne, attacchi alla democrazia in diversi paesi del mondo, fino alla guerra e alle nuove minacce al diritto di esistenza di nazioni intere come avviene per gli ucraini, e gli uiguri che sono stati chiusi nei campi di rieducazione. 

Eppure dobbiamo avere speranza perché, ogni volta, ci sono donne e uomini giusti che resistono.

L’aspetto nuovo da sottolineare con forza è che oggi sono i ragazzi e i giovani come voi che cercano di salvare il mondo e la democrazia. È una particolarità che pochi hanno colto. Esiste un grande impegno dei giovani che sfidano leggi ingiuste a livello internazionale.

Pensiamo alle giovani donne iraniane. In cinque mesi, il regime ha ammazzato oltre 500 persone, arrestato 20mila persone e impiccato cinque innocenti perché le donne vogliono uscire dall’imposizione del velo che, come ha sostenuto Masih Alinejad, rappresenta un “nuovo muro di Berlino” che imprigiona le donne.

Per questo vorrei ricordare il gesto clamoroso di Astiyazh Haghig che ballava senza velo con il suo fidanzato Mohammad Ahmadi davanti alla torre Azadi nella centrale piazza di Teheran, per esprimere il suo grande anelito alla libertà, e che ora è imprigionata e non conosciamo la fine che farà. Ringrazio qui Rajane Fabrizi dell’associazione Majane che li rappresenta. 

Pensiamo ai ragazzi ucraini. Essi chiedono a tutti noi di essere aiutati per vincere la loro battaglia per la libertà e per scacciare l’invasore. Oggi abbiamo qui una loro rappresentanza che saluto assieme al console generale ucraino Andrii Kartysh.

Per questo motivo vorrei ricordare Marian, un giovane laureato in ingegneria informatica nato nel 1993 che aveva lasciato gli studi e il suo lavoro per liberare Kherson e il Donbass e che era stato accolto dalla musica e dagli abbracci dei suoi compatrioti e che è stato colpito da un proiettile per la sua battaglia per la libertà. Gli stessi amici che lo avevano accolto con gioia lo hanno accompagnato al suo funerale. Così Marian si è sacrificato per la libertà.

Pensiamo ai giovani russi che si rifiutano di combattere e ai giovani giornalisti che sfidano la censura di Putin. Vorrei ricordare alcuni nomi di persone che sono state imprigionate per non avere accettato le menzogne di Putin: Julija Evgenevna Galjamina, Marija Ponomarenko, Aleksej Gorinov, Vladimir Kara-Murza, Ol’ga Smirnova.

Oggi abbiamo anche la presenza dell’associazione dei “Russi liberi” che saluto.

Mi piacerebbe proporre una grande alleanza qui al Giardino tra ragazzi ucraini e ragazzi russi in nome della libertà, della democrazia e della pace. Le persone buone superano i confini e si ritrovano assieme nello stesso destino

Pensiamo ai giovani israeliani che vogliono difendere la democrazia e vivere in un paese che preservi la giustizia. Molti di loro hanno raccolto fondi per aiutare i palestinesi colpiti dalla rappresaglia dei coloni ad Hawara. Un gesto di straordinaria umanità.

Pensiamo ai ragazzi che si muovono in tutto il mondo per difendere il pianeta minacciato dai cambiamenti climatici.

Noi, però, non dobbiamo solo pensare a loro, ma ci dobbiamo rendere conto che non siamo solo spettatori di quello che accade. Non siamo solo tifosi di una squadra in una partita di calcio, ma abbiamo sempre la possibilità di spingere la storia in una buona direzione.

Dico ai ragazzi che sono qui che sono fortunati perché possono studiare liberamente a differenza delle ragazze afghane a cui è negata l’istruzione. Sono fortunati perché vivono in un paese libero e democratico, mentre tanti giovani non hanno questa possibilità.

Per questo dobbiamo essere maggiormente responsabili verso gli altri per il dono che abbiamo ricevuto dalle precedenti generazioni, dai partigiani e dagli eserciti alleati, che hanno conquistato con il loro sacrificio la libertà dal nazifascismo.

E le persone che onoriamo oggi sono per noi un grande esempio di responsabilità perché hanno avuto il coraggio di sfidare leggi ingiuste e di andare contro corrente come Alfreda Markowska, Gareth Jones e Akram Aylisly.

Hanno seguito il grande insegnamento del grande giurista e magistrato Hersch Lauterpacht che al processo di Norimberga ha insegnato che mai si obbedisce a ordini disumani. Ognuno è chiamato sempre e ovunque a difendere le leggi dell’umanità, come nel mondo classico aveva immaginato una donna di nome Antigone.

In questo Giardino, ricordando la storia del giornalista inglese Gareth Jones che denunciò al mondo i crimini di Stalin in Ucraina e la morte per fame di milioni di persone, ci assumiamo l’impegno di fare riconoscere dal nostro parlamento il genocidio dell’Holodomor, come dovrebbe essere per il genocidio armeno e come è stato per la Shoah.

Però ragazzi c’è una cosa importante che vorrei sottolineare e che discutevo ieri con il filosofo Vito Mancuso.

Manifestare il nostro amore per l’umanità e forse la gioia più grande della nostra vita.

Gabriele Nissim

Analisi di Gabriele Nissim, Presidente Fondazione Gariwo

3 marzo 2023

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!

Scopri tra gli Editoriali

carica altri contenuti