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Lydia tra le Nazioni

Spettacolo teatrale sulla vita di Lydia Gelmi Cattaneo, Giusta tra le Nazioni

LYDIA TRA LE NAZIONI
di Mara Perbellini
con Angela Demattè e Maria Laura Palmeri
Regia: Paolo Bignamini
Scene e costumi: Maria Paola Di Francesco
Luci: Simone Moretti
Musiche originali: Riccardo Bignamini
Assistente alla regia: Giulia Asselta
Progetto di: Chiara Bettinelli
Produzione: Teatro de Gli incamminati

Lydia Gelmi Cattaneo è stata la prima donna bergamasca insignita del titolo di Giusta tra le Nazioni per aver salvato numerosi ebrei tra il 1943 e il 1945. Lo spettacolo prende spunto dalla sua avventurosa vita per raccontare un momento storico complesso. La vicenda di Lydia pone una domanda scomoda: è giusto salvare, oltre alle vittime, anche dei criminali, quando sono in pericolo di vita?
La prima a chiederselo è Irene Weiss, una ragazza ebrea che Lydia ha nascosto in casa sua dal gennaio del 1944 fino alla fine della guerra. Lydia è chiamata a rendere conto delle sue azioni di fronte alla sua coscienza e a un simbolico tribunale della Storia. 
Proprio Irene riuscirà ad andare oltre la logica della vendetta, dell’occhio per occhio e dente per dente, salvando Lydia da una possibile condanna ai nostri occhi. Per le due donne “una vita è una vita”. 
E colui che salva una vita in pericolo, salva l’umanità intera.


Lydia Gelmi Cattaneo
Figlia di un ufficiale medico, nasce a Presezzo nel 1902, sposa il veterinario Camillo Cattaneo e si trasferisce a Ponte San Pietro, successivamente abiterà al Castello di Valverde, dove resterà fino alla morte nel 1994. Madre di quattro figli, si distingue sin da giovanissima per il suo spiccato interesse per la cultura. Miniaturista, amica d’infanzia di Papa Roncalli, tra le prime donne ad ottenere la patente di guida è una grande appassionata di archeologia e di popoli lontani, dal 1972 è socia dell’Ateneo di Bergamo. Dalla documentazione che stiamo raccogliendo in questi primi mesi di studio, abbiamo ricostruito alcuni episodi che l’hanno vista protagonista di azioni di salvataggio di interi gruppi familiari.
Da alcune testimonianze di partigiani, ancora da verificare con accuratezza, emerge che Lydia sia coinvolta anche nell’organizzazione della fuga in treno verso la Svizzera di numerosi prigionieri della Grumellina.
Dalle memorie di chi l’ha conosciuta sembra che non gradisse raccontare, se non in rarissimi casi, ai suoi figli e ai suoi nipoti le vicende di quegli anni e, forse per questo motivo, le sue gesta sono ancora oggi poco note. Sappiamo però che non si prodigò solo per gli ebrei ma anche per i partigiani, per i prigionieri stranieri in fuga e, probabilmente, anche per persone vicine al governo fascista cadute in disgrazia. Le ricerche in corso oggi, nate anche dalla preziosa collaborazione della famiglia, stanno aprendo possibilità inedite di indagine su questa donna coraggiosa e sul suo complesso contesto di riferimento.

Mara Perbellini, autrice
Classe 1975, ama scrivere – anche la lista della spesa – e leggere – anche il bugiardino dei medicinali.
Vive a Milano, città del cuore, ma adora viaggiare.
Ama gli sport, soprattutto all’aria aperta, il buon cibo, la musica, il cinema e il teatro. Di quest’ultimo si è innamorata quando, da bambina, ha visto per la prima volta La Scala.
Dopo la maturità classica e la Laurea in Lettere moderne, ha frequentato il Corso di Specializzazione per Sceneggiatori e Story Editors – Tecniche di Scrittura per la Fiction, diretto dal Prof. Armando Fumagalli, presso l’Università Cattolica di Milano. Il corso, nel frattempo, è diventato un Master (MISP) e lei, da allieva, è diventata docente. Insegna anche Federico Fellini and Contemporary Italian Cinema e Creative Storytelling presso l'International Curriculum della stessa università.
Ha vinto il concorso StoryLab 2019 con la sceneggiatura The last days of the Republic – una delle sceneggiature con cui si diletta nel tempo libero, convinta che lo spirito vada nutrito anche con progetti non commissionati… che comunque non disdegna.
È head-writer della serie teen Marta & Eva (3zero2), prossima alla messa in onda su Rai Gulp e Rai Play. Ne ha scritto il soggetto di serie con Nicola Alvau, Sergio Basso e Dario Rodino; tutti i soggetti di puntata con Nicola Alvau; 6 sceneggiature.
È nel gruppo di scrittura di Made in Italy (Taodue – The family per Canale 5 / Amazon Prime), di cui ha scritto 2 sceneggiature.
È head-writer di Penny on M.A.R.S., stagione 2 e 3 (3zero2 e The Walt Disney Company Italia), di cui ha scritto i soggetti di serie; i soggetti e le scalette di tutti gli episodi con Luisa Cotta Ramosino; 7 sceneggiature in lingua inglese. Era nel gruppo di scrittura della prima stagione, capitanato da Beatrice Valsecchi.
Ha scritto soggetto e sceneggiatura di La vita che corre (DAP per RAI 1), miniserie in due puntate da 100’, con Claudio Corbucci, Luisa Cotta Ramosino e Viola Rispoli.
La prima sceneggiatura per la prima serata le è stata commissionata da Taodue per Distretto di polizia 8.
Per il teatro ha scritto cinque drammaturgie, in collaborazione con Andrea Valagussa e il regista Stefano Alleva, dal titolo Decalogo parte prima. Gli spettacoli, ispirati all’opera cinematografica di Kieslowski, hanno debuttato alla 56ma edizione del Festival Dei Due Mondi di Spoleto (2013).
Ha scritto le sceneggiature di 14 episodi della serie d’animazione Uffa! Che pazienza, stagione 1 e 2 (Rai Fiction, Motus s.r.l., Enarmonia e Motion Works per Rai 2). Recentemente è tornata all'animazione scrivendo 7 soggetti e sceneggiature in inglese per la serie Nina & Olga (Rai - Enanimation).
Oltre ai progetti che hanno visto la luce della produzione, ha tanti progetti nel cassetto… pronti a uscire allo scoperto.

Paolo Bignamini, regista
Nato nel 1976, giornalista, drammaturgo e regista teatrale.
Tra le sue regie recenti: “Partage de midi” (2020) di Paul Claudel, per deSidera / Teatro de Gli Incamminati; “Lucia e io” (2020) di Luca Doninelli, con Valentina Bartolo e Giovanni Franzoni; “Sull'acqua” (2020) di Michele Serra, con Mario Cei e con le musiche dal vivo di Luca Garlaschelli e Nadio Marenco; “Non si sa come” (2019) di Luigi Pirandello, per la compagnia Pacta dei Teatri; “Yourcenar/Clitennestra” (2018), con Debora Zuin (Compagnia Lombardi-Tiezzi); “Il Maestro e Margherita” (2018), drammaturgia da Bulgakov di Fabrizio Sinisi; “Solaris” (2017), drammaturgia da Lem e Tarkovskij di Fabrizio Sinisi, con Giovanni Franzoni, Debora Zuin e Antonio Rosti, per il CTB Centro Teatrale Bresciano; “Magnificat” (2016) di Alda Merini, con Arianna Scommegna e, alla fisarmonica, Giulia Bertasi.
Per ScenAperta Altomilanese Teatri ha diretto: nel 2015, “L'annuncio a Maria” di Paul Claudel, con traduzione e adattamento di Fabrizio Sinisi; “Suonala ancora, Bombe” di Marta Nijhuis, interpretato da Mario Cei; nel 2014, "La Voce di Giocasta", su testi di Maddalena Mazzocut-Mis, con Annig Raimondi e con musiche di Azio Corghi.
Nel 2013 ha scritto e diretto "Lettere di Lucile D.", ispirato a “La morte di Danton” di Georg Büchner, interpretato da Paola Romanò.

LO SPETTACOLO TEATRALE É DISPONILE PER LE SCUOLE NEI MESI DI GENNAIO E FEBBRAIO 2022

Per informazioni e prenotazioni scrivi a [email protected]
oppure telefona al numero 347 1795045

8 ottobre 2021

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