Un cortometraggio di Gino Brotto, regista indipendente leccese, ispirato all'omonimo libro di Cosimo Claudio Carrozzo, racconta la storia di Gioele, un bambino ebreo deportato a Parigi insieme alla sua famiglia ed in seguito cresciuto nei campi di concentramento.
Il cortometraggio è visto e raccontato dallo stesso protagonista, a partire dal ricordo del giorno in cui fu prelevato da casa con la sua mamma.
I film, adatto agli studenti delle scuole secondarie, affronta con semplicità argomenti importanti senza mai rappresentare scene cruente.
Di seguito il trailer