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I progetti di Gariwo per i Giardini e gli insegnanti

la quarta giornata della GariwoNetweek

La quarta giornata della Netweek di Gariwo è stata il momento per fare il punto su tutti i progetti della Fondazione. Dalla rete internazionale dei Giardini dei Giusti, agli incontri per i Giardini, ai nuovi progetti didattici - tra cui i viaggi Comunità di Memoria e il gioco di ruolo Oppressi e oppressori. Tu da che parte stai?.

Durante l'incontro La rete internazionale di GariwoNetworkAnna Ziarkowska, referente del Giardino dei Giusti di Varsavia ha raccontato le attività del Giardino, strettamente legato a quello del Monte Stella di Milano, e della Casa degli incontri con la Storia di Varsavia. Una collaborazione che dura dal 2014, anno di creazione del Giardino. Ziarkowska racconta: “L’idea del Giardino di Varsavia è nata nel 2008 dopo una conferenza internazionale sui Giusti e ha preso concretezza dopo la nascita della Giornata europea dei Giusti. Nel 2013 l’ex primo ministro polacco ha stabilito un comitato per costituire il Giardino di Varsavia che ha preso vita nel 2014. Il Giardino è importantissimo: sia per l’area dove si erge, nei pressi del Ghetto, sia perché il nostro Paese ha subìto, nel corso del Novecento, ben due totalitarismi. Per l’ottantesimo anniversario del Ghetto di Varsavia abbiamo il sogno di sviluppare nuovi progetti.
Abbiamo potuto ascoltare anche il messaggio di Dyana Shaloufi Rizek e di Einat Betsalel, direttrice del Centro Spirituale del villaggio di Neve Shalom Wahat al Salam, il villaggio israeliano abitato da arabi palestinesi ed ebrei israeliani dove dal 2015 sorge un Giardino dei Giusti. “In questo Giardino scegliamo storie che non posso essere 'rimosse' dalle persone così come non si possono rimuovere gli ulivi dal Giardino”, dice Einat Betsalel. Un messaggio è arrivato anche dal Giardino dei Giusti di Halabja nato proprio quest'anno, da parte di Qayssar Ahmed, sopravvissuto al genocidio del 16 marzo 1988 e fondatore della radio di comunità Dangi NWE. 
A seguire abbiamo ascoltato l’esperienza di Maria Chiara Billi, Assistant to the Deputy Heads del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, che accoglie studenti da tutti gli Stati del mondo. Una realtà con più di 170 studenti da 80 nazionalità diverse e contesti differenti, selezionati da commissioni nazionali in base al merito, che nella sede di Duino ospita un importante Giardino dei Giusti. Da una convenzione firmata tra le nostre due realtà nasceranno attività comuni atte alla ricerca e allo studio di figure esemplari di diverse realtà, per far sì che il Giardino (dedicato a Giulio Regeni, studente della rete dei Collegi) diventi il primo passo di un Giardino diffuso su tutto il territorio di Duino e in altre sedi della rete dei Collegi. Un luogo di ispirazione intergenerazionale e intragenerazionale. “L’incontro tra Collegio del mondo unito e Gariwo nasce da un obiettivo comune: esporre i giovani all’empatia e all’autocoscienza, per dirla con Hegel. Nei nostri collegi ragazzi provenienti da paesi in conflitto arrivano da giovanissimi e attraverso la convivenza sono costretti a dialogo e all’educazione di tipo etico e orale”, ha raccontato Maria Chiara Billi. Nel 2020 è stato inaugurato un Giardino dei Giusti al Collegio di Duino ed è stato firmato un protocollo di intesa per progetti educativi. “Al momento il Giardino, dedicato al nostro ex studente Giulio Regeni, ha 18 alberi dedicati ad altrettanti Giusti. Ma l’obiettivo è quello di un Giardino diffuso che coinvolga tutto il paese di Duino e diffondere il concetto dei Giusti anche agli altri Collegi in tutto il mondo”. 
Sabrina Di Carlo dell'associazione Spostiamo Mari e Monti, collaboratrice di Gariwo per i progetti didattici, ha raccontato i progetti di Comunità di Memoria insieme a Gariwo: “Con i progetti di Comunità di Memoria realizziamo insieme ad una ampia rete di associazioni italiane e polacche attive nella ricerca storica e nella promozione della cittadinanza attiva viaggi che sono un tentativo di scardinare la memoria dalle logiche più celebrative, affinché attraverso il viaggio la memoria abbia un valore quasi catartico tra i giovani. Lo facciamo esplicitando il fatto che la conoscenza di quello che è stato è un’arma potentissima per capire quello che sarà. La chiave di questo percorso è coinvolgere giovani come guide, peer, che hanno le stesse emozioni degli studenti e che innescano dinamiche diverse rispetto a quelle tradizionali dei rapporti studente-docente. Si tratta proprio di un viaggio comunitario, lento, volutamente faticoso, che si avvicina con lentezza alle storie impegnative che conosceranno".

Nel primo panel dedicato ai Giardini dei Giusti, Giardini dei Giusti Starter kit, abbiamo parlato di come nasce un Giardino e di alcune esperienze di nuovi Giardini nati anche a partire dalle collaborazioni di diverse realtà sul territorio. Come il Giardino nato grazie alla Comunità montana di Lario Intelvese. Si tratta di un Giardino diffuso che coinvolge più di 20 comuni dove bellissimi alberi di specie diverse sono stati dedicati ai Giusti. Maria Chiara Billi, Assistant to the Deputy Heads del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, ha raccontato l'obiettivo ambizioso di unire la didattica dei Giusti a quella della rete dei Collegi per insegnare nelle scuole il valore della responsabilità personale. 

Durante l'incontro Linee guida sui Giusti di oggi sono stati presentati alcuni argomenti di attualità, come quello dell’emergenza climatica globale, il ruolo dello sport nel contrasto a razzismo e discriminazioni e la difficile situazione legata alla libertà di espressione e stampa nel mondo. Martina Landi, coordinatrice di Gariwo, ha affrontato il tema dei Giusti per l'ambiente. "Parlare di ambiente è oggi un’urgenza, a scuola e nel dibattito pubblico. Il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici sono qualcosa che interessa le nostre vite quotidiane. Da questa urgenza però non sembrano arrivare risposte efficaci dalla politica internazionale". Negli anni abbiamo richiamato alla necessità di una responsabilità globale per rispondere all’emergenza climatica: "Così come i Giusti di tutti i genocidi insegnano ad assumersi una responsabilità di fronte al male, dai Giusti per l’ambiente arriva il monito ad assumerci una responsabilità nel nostro tempo presente per la crisi che stiamo vivendo. Come i Giusti che salvano vite insegnano il meccanismo della scelta, della lotta all’indifferenza, così i Giusti per l’ambiente dimostrano che chi si batte in difesa del pianeta non è solamente un “difensore” dell’ecosistema, ma un difensore dei diritti di tutta l’umanità. Ecco perché è sempre più importante cercare e diffondere storie di Giusti per l’ambiente, che siano indigeni che hanno difeso i propri territori, o persone che hanno denunciato crimini di multinazionali o governi stranieri che volevano soffocare i diritti delle popolazioni locali, ma anche individui che abbiano condotto questo tipo di battaglia consapevole di difesa dell’ambiente come difesa della totalità degli esseri umani".
Parlando dei Giusti dell'informazione con Helena Savoldelli della redazione di Gariwo è emersa invece l'importanza del legame imprescindibile tra informazione e diritti umani: "I Giusti dell’informazione non sono semplicemente persone che svolgono con dedizione il proprio lavoro ma persone che, a costo della propria libertà, a volte della vita, hanno raccontato la verità. Lo hanno fatto in contesti di violazione dei diritti umani, durante i genocidi, durante le guerre. Sono anche coloro che tramite il loro lavoro di giornalisti hanno denunciato i crimini mentre o prima che stessero avvenendo, rischiando per questo".
Con Joshua Evangelista abbiamo poi parlato dei Giusti nello sport: "Lo sport è un fatto sociale totale, capace di mettere in luce la trama sotterranea che regola le relazioni collettive. Raccontare le storie dei Giusti dello sport nasce dalla necessità di ricordare quegli sportivi che consapevolmente o non, ma sempre con coraggio e controcorrente, attraverso le loro attività agonistiche hanno promosso la pace e, più in generale, un’idea di mondo inclusiva ed equa. Da più di venti anni Gariwo è impegnata a preservare e diffondere gli esempi di queste figure attraverso agorà fisiche, come i Giardini dei Giusti, e digitali. Ci siamo posti una domanda: in che modo questa ricerca può intersecarsi con il mondo dello sport?".

Dopo i panel dedicati ai Giusti e ai Giardini abbiamo presentato Oppressi e Oppressori. Tu da che parte stai?, il gioco di ruolo ideato da Gariwo per le scuoleInsieme a Benedetta Macripò e al game designer che ha lavorato al gioco Oscar Biffi abbiamo raccontato l'esperienza del gioco che permette ai ragazzi di comprendere i meccanismi dell'odio calandosi nei ruoli di vittime, carnefici e Giusti. È intervenuta anche l'insegnante Adele Neri insieme ai suoi studenti, che hanno partecipato a uno dei playtest che ci hanno permesso di perfezionare il gioco nelle scuole.

L'ultimo panel è stato dedicato all'Incontro per gli insegnanti sui nuovi progetti educativi della rete di Gariwo. I progetti educativi che si possono realizzare sul tema dei Giusti e della responsabilità personale sono moltissimi e sulla pagina educazione di Gariwo.net raccontiamo proprio le attività e le collaborazioni educative della Fondazione Gariwo, tra cui il Bando Adotta un Giusto, lo spettacolo Il Memorioso, i viaggi Comunità di Memoria e molto altro.
Al panel sono intervenuti Ilaria Bernardi della Fondazione Genesi, il compositore Sebastiano Cognolato e Carlotta Pairotti, dell'Associazione Spostiamo Mari e Monti.

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