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​La battaglia dei pedali. Gino Bartali un ragazzo controvento

spettacolo teatrale per le scuole

La battaglia dei pedali. Gino Bartali un ragazzo controvento
Drammaturgia e regia: Ketti Grunchi
Con Aurora Candelli, Francesca Bellini, Julio Escamilla
Scenografia e luci Yurji Pevere

età consigliata dagli 11 anni e serale;
durata 70 minuti;
tecnica utilizzata teatro d’attore;
per maggiori informazioni: www.piccionaia.it

La battaglia dei pedali. Gino Bartali un ragazzo controvento è uno spettacolo teatrale pensato per i ragazzi delle scuole medie e superiori, indicato anche per le celebrazioni della Giornata della Memoria. Dopo il debutto del 26 gennaio 2015, la rappresentazione - curata dal centro di produzione teatrale La Piccionaia - ha continuato a girare l’Italia per diffondere la conoscenza dei Giusti e della memoria del bene.

"Tutto ha inizio - si legge nella scheda dello spettacolo - in un piccolissimo paese sulle colline toscane. Una chiesa, un’osteria, una bottega di biciclette, un barbiere senza pretese, un mulino. Lì, i Bartali li conoscono tutti. C’è Gino, magro, occhi azzurri e una montagna di riccioli neri. Ci sono Torello e Giulia, il papà e la mamma. E le sorelle, Anita e Natalina. Infine Giulio, il più piccolo. I Bartali stanno in una casa popolare: due stanze come quelle di Geppetto e Pinocchio: una seggiola cattiva, un letto poco buono e un tavolino tutto rovinato. Niente luce e niente acqua corrente. Il piccolo Gino corre. Sempre! Su e giù per campi, prati e uliveti, tra lunghi corridoi di panni stesi, profumati di alloro. Ma a Gino, più di tutto, piace quella meravigliosa opera dell’ingegno umano che lui in sogno, ogni notte, cavalca come se fosse uno stallone selvaggio: la bicicletta.
Nel settembre 2013 Gino Bartali è stato riconosciuto come "Giusto tra le Nazioni” per il suo impegno come corriere durante l'occupazione tedesca: il ciclista nascondendo documenti falsi per gli ebrei nella canna e nel sellino della sua bicicletta, salvò ottocento persone dalla deportazione nei lager. Tre giovani attori raccontano in modo ironico, poetico e a volte commovente i sogni e le imprese di Ginettaccio, che incantò l'Italia con le sue meravigliose imprese. Fin da bambino, una vita disseminata di salite, scelte difficili e vittorie conquistate con grande fatica, attraversando guerra e pericoli. Rischiando la propria vita in nome dell’umanità. La vita di un uomo che visse controvento, tenendo segrete fino alla morte le sue imprese più grandi. Per le nuove generazioni, un invito alla fatica e al coraggio.”

2 luglio 2018

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