Gariwo
https://it.gariwo.net/educazione/la-mia-didattica-a-distanza-in-tempi-di-quarantena-22018.html
Gariwo

La mia didattica a distanza in tempi di quarantena

di Gianluca Chianello

Chi mi conosce bene sa perfettamente quanto sia refrattario alle nuove tecnologie applicate alla didattica, un mio limite, è indubbio, ma un limite legato a quello che credo sia allo stesso tempo un mio punto di forza, ossia la spiegazione dei fatti, guardando negli occhi i ragazzi, cercando di trasmettere loro la passione, il desiderio di conoscenza, l'importanza dei concetti o dei fatti espressi. Insomma quel pathos spesso necessario per cogliere la loro attenzione e soprattutto, cosa più importante, per risultare credibile ai loro occhi diffidenti e distratti.

Basta questa breve introduzione per rendere efficacemente l'idea su quanto stia patendo il non poter essere a scuola, vivere i miei alunni, quanto mi manchi l'aula. Questo periodo di quarantena, questa situazione assurda e difficilissima così lontana dalla nostra solita quotidianità, è molto pesante anche per noi insegnanti, soprattutto per chi, come me, patisce in modo particolare le tante ore al pc per preparare videolezioni o per scaricare mail e correggere decine e decine di elaborati. Ma è innegabile che questa contingenza così anomala e frustrante sia al tempo stesso una grande occasione di crescita personale e professionale, in quanto è innegabile che molte delle competenze che stiamo, sto, acquisendo in queste settimane, torneranno utili anche domani, quando ci ritroveremo ognuno nelle nostre classi.

Io insegno in una scuola media della provincia di Milano, ho una prima ed una terza, gli strumenti che sto utilizzando credo siano quelli che, bene o male, usano la maggior parte dei miei colleghi. Per quanto riguarda le spiegazioni mi affido al sito screencast matic che permette di condividere con i ragazzi immagini, presentazioni in power point e mappe concettuali (per le quali utilizzo MybSmart). Questo tipo di strumento gli alunni lo trovano molto utile in quanto dà loro modo di rivedere le spiegazioni tutte le volte che lo necessitano, fermarsi nei punti più critici e prendere appunti con calma. Riguardando le videolezioni in presenza, nel mio istituto fino ad ora erano limitate ad una a settimana per materia ma dalla prossima saranno implementate e calendarizzate. I ragazzi trovano questo momento molto importante in quanto rappresenta una vera e propria occasione di socialità e condivisione con l'insegnante e soprattutto con la classe che per loro è, in quasi tutti i casi, davvero una seconda famiglia. Rivedere i compagni e gli insegnanti, sentirsi ancora parte di quella piccola comunità che è la classe, è per i ragazzi fondamentale, e questo va preservato anche in questo periodo di DAD. Io personalmente, a proposito insegno italiano, storia e geografia, preferisco utilizzare questo spazio dedicandolo al dialogo con i ragazzi non per spiegazioni o altro. Condividere con loro riflessioni, analisi di questo difficile momento, perché no anche paure o debolezze, credo sia oggi uno degli aspetti prioritari, più importanti. Ho chiesto ai miei alunni di tenere un diario e di inviarmi ogni settimana una o più pagine, a loro discrezione, quelle che ritengono più significative. Durante i nostri incontri su zoom leggo i brani dei diari che mi hanno inviato e da queste pagine possono uscire tante cose, dalle più banali alle più profonde, sofferte e personali. I ragazzi sanno che ciò che mi inviano può essere letto e condiviso ma sono loro a chiederlo, sentono la necessità di sfogarsi e sapere che quelle stesse paure sono comuni ai loro compagni, ai loro amici.

Uno degli aspetti su cui mi sto trovando in maggiore difficoltà, in questo periodo di didattica a distanza, è relativo alle valutazioni. Come valutare? Cosa valutare? Come ritenere assolutamente credibili queste valutazioni? Questo è un aspetto su cui sto ancora riflettendo e confrontando con i colleghi ma al di là di questo credo fermamente in un concetto ben preciso. Oggi sono convinto sia necessario trasmettere ai ragazzi il valore del “senso di responsabilità”, del “senso del dovere”. In questo terribile momento si possono scorgere quotidianamente comportamenti virtuosi, manifestazioni di solidarietà a cui non eravamo più abituati, esempi positivi che vanno rimarcati ai ragazzi, come le industrie che convertono la loro produzione per fornire strumentazione medica o volontari infermieristici che giungono in Lombardia da tutta Italia. Ecco i ragazzi devono capire che oggi il loro dovere è rispettare le restrizioni, perché questo dev'essere vissuto come un dovere civico e non un'imposizione, il loro dovere deve essere rispettare le consegne degli insegnanti anche se possono avere mille modi per svincolarlo o eluderlo del tutto. Non deve per forza esserci la spada di Damocle sulle loro teste per riportarli ai loro compiti, non in questo momento almeno, credo sia davvero basilare trasmettere loro l'importanza di rispettare i propri impegni al di là della valutazione o della nota di demerito. Questo periodo oscuro e triste per noi e per i ragazzi, deve assolutamente trasformarsi in un'occasione di crescita, per tutti noi, soprattutto per loro, altrimenti sarà soltanto l'ennesima occasione persa.

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!