La scatola-gioco “I sentieri dei Giusti”

L’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano ha realizzato la scatola-gioco "I sentieri dei Giusti", dedicata ai bambini della scuola primaria e secondaria di primo grado, in cui si raccontano alcune storie che vedono protagonisti i Giusti a cui è dedicato un albero in questo Giardino.
Diverse sono le forme di comunicazione che ci aiutano ad attivare e costruire una visione del mondo che ci circonda. Se molte informazioni sono oggi reperibili attraverso i mass media e internet, l'ascolto di una testimonianza o un gioco a tema invece sono forme di comunicazione che creano non solo occasioni di riflessione, ma anche una certa risonanza emotiva.

Gli educatori, in modo particolare, conoscono l’importanza e il ruolo del gioco nella formazione dei bambini e dei ragazzi. Dopo un primo momento legato al divertimento, il gioco favorisce lo sviluppo di abilità cognitive che consentono di realizzare un processo mentale attraverso il quale il bambino diventa consapevole del proprio mondo interiore ed esteriore. Tenendo conto di questi fattori abbiamo costruito un gioco che porti i ragazzi alla conoscenza del mondo dei Giusti, a sostenere la consapevolezza del bene e a contribuire alla formazione delle coscienze dei cittadini del futuro.
I Giusti sono degli esempi che si impongono, attraverso il racconto delle loro azioni specifiche, delle loro caratteristiche di “compassione”, di inclusione e di coraggio. La proposta di queste figure offre pertanto un percorso di crescita umana e civile.

La scatola "I sentieri dei Giusti" è stata pensata come un’opportunità creativa di entrare, attraverso il gioco, nel giardino popolato dalle figure dei Giusti, per conoscerne la realtà, la missione e la valenza.
La lettura delle schede, la risposta a domande e la risoluzione di giochi enigmistici porteranno, infatti, i ragazzi alla conoscenza e alla celebrazione di Giusti a cui dedicare, a fine percorso, le proprie riflessioni.

Nel cofanetto sono contenuti:

• Il fumetto “I Giusti raccontano”, illustrato da Sergio Algozzino.
• 8 schede di approfondimento dei Giusti e dei luoghi a loro dedicati, che rimandano a diversi contesti.
• Il piano di gioco raffigurante il Giardino dei Giusti.
• 72 carte da memory, con fotografie di luoghi, simboli e documenti dei Giusti proposti. Lʼabbinamento corretto delle carte permette alle squadre di avanzare sul piano di gioco, fino a raggiungere la meta e piantare lʼalbero per un Giusto.
• Un cartoncino con 4 pedine da ritagliare e costruire, raffiguranti i bambini del fumetto, che percorrono i sentieri del piano di gioco.
• Un libretto dʼistruzioni che contiene anche le domande, i giochi e le soluzioni.
• Un poster murale da compilare con le dediche dei ragazzi ai Giusti conosciuti durante il gioco, che andrà appeso in aula.

Per abbinare alla narrazione lʼaspetto ludico, i quattro bambini del fumetto si muovono su un piano di gioco, lungo i sentieri del Giardino del Monte Stella, disseminati di ostacoli da superare risolvendo enigmi, rispondendo a domande, giocando con carte memory, fino a raggiungere lʼobiettivo finale di “aggiudicarsi” un Giusto da “adottare”, studiarlo e dedicargli un albero del Giardino, come avviene nella realtà della cerimonia al Monte Stella.

Oltre alle carte previste all'interno della scatola, abbiamo previsto percorsi tematici alternativi per utilizzare lo stesso gioco affrontando diverse tematiche.

Percorso al femminile: mette in evidenza il coraggio e la sensibilità tipica delle donne, che si rendono disponibili verso i più deboli, coloro che soffrono per la guerra, l’abbandono, o per un’errata interpretazione di una cultura religiosa o politica.

Percorso sull’accoglienza: dimostra l’importanza di saper comunicare ed attivarsi per dare asilo ai profughi, soccorrere i naufraghi, proteggere i perseguitati, per evitare conseguenze peggiori o un destino di morte sicura.

Percorso di coraggio civile: comprende alcune fra le figure di Giusto che si sono attivate per salvaguardare la dignità e i diritti umani ovunque siano calpestati, per affermare la volontà di vivere in pace, per rivendicare la libertà di espressione e il dovere della verità.

Questo progetto didattico è stato cofinanziato dal Comune di Milano e dai fondi dell’8xmille destinati all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Alla diffusione del progetto ha collaborato, insieme a Gariwo, l’Associazione delle donne ebree d’Italia (Adei Wizo).