“La memoria della mia memoria non è ciò che ho vissuto ma quanto ho ereditato. L’eco di un passato. La parte sommersa della mia storia. Il grumo di sangue che avevo in pugno il giorno della mia nascita e di cui, da bambino, mi è stata tramandata la tragedia. E che ho voluto dimenticare.”
Gerard Chaliand, studioso francese di origini armene, solo oggi, attraverso questo racconto, ha deciso di fare i conti con il proprio passato e la storia della sua gente, attraverso un reticolo di ricordi rimossi per anni e alla fine fatti riscorrere sulla pagina, quasi come un pegno.