
Il genocidio armeno attraverso il diario di un padre e le memoria di una figlia, attraverso un’opera corale, composta a più voci, tempi e luoghi distanti fra di loro.
Un duplice percorso: il viaggio di un padre attraverso la morte e il viaggio di una figlia attraverso la memoria di un popolo.
Un itinerario al tempo stesso storico e psicoanalitico, e una riflessione universale, attraverso la peculiare esperienza armena, del complesso rapporto tra memoria e oblio.