Popolo diasporico per eccellenza, fortemente ancorato alle lettere – il che ne costituì per altro il segreto della propria miracolosa sopravvivenza – gli armeni non persero mai il senso viscerale dell’oralità e degli elementi più arcaici nel modulare la propria cultura; pur travolti dalla catastrofe genocidaria, riuscirono infatti sempre a ricomporsi in forme di vita nuove senza tuttavia mai rompere con le proprie radici, dando così luogo a un’esperienza di storia multiforme ma al tempo stesso unica al mondo.