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Carlo Urbani. Una vita per gli altri

di Ilenia Severini La Spiga. 2019

«Sono cresciuto inseguendo il miraggio di incarnare i sogni. Ho fatto dei miei sogni, la mia vita e il mio lavoro.» Carlo Urbani.

Nel libro viene ripercorsa la vita di Carlo Urbani, il medico di Castelplanio (An), impegnato in missioni umanitarie all’estero, morto a Bangkok nel 2003 a causa della SARS.

Carlo, nato e cresciuto in un piccolo paese delle colline marchigiane, si adopera fin da piccolo per aiutare gli altri, da ragazzo lo fa impegnandosi in associazioni di volontariato sul territorio, esperienze dalle quali nasce il Gruppo di Solidarietà che, tra le altre iniziative annovera quella di organizzare le vacanze estive a Castelplanio per gli ospiti del Centro di Riabilitazione S.Stefano di Porto Potenza Picena (Mc). 

Si laurea in medicina, specializzazione in malattie parassitarie. Fin da subito parte con gli amici medici per l’Africa dove scopre che la gente non muore per malattie difficili da curare, ma la mancanza di risorse economiche pregiudica la possibilità di cura. E’ lì che matura il sogno “di distribuire accesso alla salute ai segmenti più sfavoriti delle popolazioni”. Entra nella squadra di Medici senza Frontiere, di cui diventa presidente italiano e nel 1999 ritira il Premio Nobel per la Pace, ricordando ai microfoni di Oslo che “…il premio non è per noi, ma per l’idea che salute e dignità sono indistinguibili nell’essere umano…”

Successivamente, come funzionario dell’OMS, responsabile del Sud-Est Asiatico, si trasferisce con tutta la famiglia prima in Cambogia e poi in Vietnam. Qui si trova ad operare mentre scoppia l’epidemia della SARS, è lui a darne l’allarme all’Oms, a studiare ed isolare il virus. Grazie al suo operato, un protocollo riconosciuto a livello mondiale dall’OMS, il virus non esce dall’ospedale di Hanoi in Vietnam. Ne rimane però contagiato lui stesso e muore nel marzo del 2003. Carlo Urbani è stato insignito della più alta onorificenza in Vietnam. 

Il libro termina con il “dopo-Carlo”, la fondazione dell’associazione a lui intitolata e un messaggio di speranza per le nuove generazioni.

Sono diversi i fili conduttori che si intrecciano nel libro: il primo è l’amore per la terra delle origini e per i Paesi e le persone dove ha operato; il rispetto per i Diritti inalienabili per l’umanità e non da ultimo il volo: volare in alto come le rondini che amava e volare in alto nel senso di sognare in grande, vivere con passione la vita.

Il libro racchiude i  messaggi fondamentali trasmessi dalla sua storia alle nuove generazioni come l’attenzione verso gli altri, il rispetto per i Diritti, vivere la vita con passione, credere in un sogno e spendersi per realizzarlo.


Ilenia Severini, autrice del libro, è disponibile ad incontrare i ragazzi nelle scuole. 
Per maggiori informazioni scrivere a [email protected]

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