
Aleksandr Solženicyn (1918-2008) è uno dei grandi scrittori del secolo XX. Testimone della rivoluzione russa, della seconda guerra mondiale, dell’oppressione staliniana e del crescente dominio del materialismo, si sentiva erede della grande tradizione del cristianesimo ortodosso. Divenne progressivamente sostenitore degli umili e accusatore della violenza della rivoluzione. Riconosciuto per breve tempo in patria, fu poi costretto all’esilio. Fuori dalla Russia, tuttavia, Solženicyn si sentiva come un leone in gabbia. Trascorse la seconda parte della sua vita a denunciare congiuntamente il trionfo del materialismo occidentale e sovietico. Secondo una definizione di Ljudmila Saraskina, la sua vita fu «un incessante slancio dello spirito». Ljudmila Saraskina, nota studiosa di letteratura, è l’autrice di questa monumentale biografia di Solženicyn, frutto di otto anni di lavoro, a stretto contatto con lo scrittore. Alla sua pubblicazione l’opera ha ricevuto i seguenti premi in Russia: Libro dell’anno (settembre 2008), Premio Tolstoj (ottobre 2008), Grandi libri, premio «simpatie dei lettori» (novembre 2008), Grandi libri, premio della critica specializzata (novembre 2008).
Quarta di copertina