Da sempre, nelle situazioni di crisi, disordini o guerra, la disinformazione e la propaganda sono state utilizzate per mobilitare le folle e disorientare il nemico. Al giorno d'oggi, tuttavia, i media sono molto più sofisticati che in passato e "le montature" hanno lasciato il posto a vere e proprie "macchine da guerra". Reporters sans frontières, organizzazione in difesa della libertà di stampa nel mondo, ha inviato giornalisti in una dozzina dei paesi a più alto rischio per capire come e perché funzionano queste radio, giornali e televisioni. Per denunciarli e fermare il loro potenziale distruttivo.
I media dell'odio, macchine da guerra nella ex Jugoslavia

R. de la Brosse
in RSF, I media dell’odio, Ega, Torino, 1998
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