Ancora oggi autorevole inserto della rinomata testata economica milanese, «La Domenica del Sole 24 ore» (da qui in avanti «La Domenica») fu fondata il 4 dicembre 1983, negli anni della direzione del giornalista e professore Gianni Locatelli. Il supplemento aveva – e conserva tutt’ora – lo scopo di trattare e approfondire notizie culturali in generale, estranee per natura ai contenuti del quotidiano; l’uscita fu, infatti, fissata simbolicamente per la domenica, giorno di chiusura dei mercati finanziari.
Sul fronte delle culture del dissenso e nel periodo 1983-1991 La Domenica ospitò prevalentemente recensioni e brevi articoli spesso firmati dallo slavista Piero Sinatti, allora inviato a Mosca per il «Sole 24 ore» e già conosciuto per le sue traduzioni di Varlam Šalamov e per la presentazione in italiano di Cronaca degli avvenimenti correnti.
Nei suoi interventi Sinatti ha prestato attenzione ad argomenti di carattere letterario e storico-sociale: tra gli scrittori primeggiano i nomi di Iosif Brodskij, ovviamente Šalamov, ma anche studiosi quali Vittorio Strada. Come si evince dall’elenco in calce, la realtà del Gulag, il comunismo dei paesi satellite, la perestrojka e il colpo di stato el’ciniano sono, invece, i temi più discussi nell’ambito della storia e della società russo-sovietiche.
Il dibattito intorno alle vicende storico-politiche dell’URSS coinvolge altre personalità legate a La Domenica come Giuseppe Are e Gian Paolo Prandstraller, autori rispettivamente di due recensioni ai volumi di Piero Melograni (Il mito della rivoluzione mondiale. Lenin fra ideologia e ragion di Stato. 1917-1929, Laterza, Bari 1985) e Bruno Rizzi (The bureaucratization of the world. The Urss bureaucratic collectivism, Tavistock Publications, London and New York, 1985).
Descrizione di Giuseppina Larocca tratta dal sito culturedeldissenso.com