Non si tratta di un altro libro sul comunismo, ma piuttosto di un libro sulle pieghe più tragiche, sulle biforcazioni più laceranti, sui personaggi più significativi di un secolo che ha avuto nell'esperienza comunista uno dei suoi baricentri più tragici e contraddittori. L'autore sceglie una strada che rifugge dalle sistemizzazioni ideologiche, dagli scenari artificiosi: ripercorre invece la segreta filigrana di tante vite e, attraverso questo concatenarsi di biografie, s'accosta al mosaico, immenso e ormai sgretolato, del comunismo.