
La copertina del libro
"La mafia è un fatto umano". Con questa celebre frase il giudice Giovanni Falcone ha cercato di definire il cancro che da decenni mina lo Stato italiano, spiegando che così come ha avuto un inizio avrà anche una fine. Da qui si parte per una monumentale storia della mafia a fumetti, che parte dagli anni Settanta e arriva sino all'omicidio del suo collega Paolo Borsellino.
Quest'opera è costata sette anni di lavorazione utilizzando più di 160 volumi e con interviste ai testimoni: Maria Falcone, Giorgio Ambrosoli, Leoluca Orlando...
Ciascuno dei personaggi ha il volto di un animale: Falcone è un gatto, Andreotti un pipistrello e Borsellino un cane. A fare da "Virgilio" in questa storia è la voce di uno dei più celebri pupari di Palermo, Mimmo Cuticchio.
Cuticchio, unico personaggio umano della narrazione, ha mosso i suoi burattini su un immaginario palcoscenico come se quella al centro della narrazione fosse una favola per bambini. "I più grandi però devono sapere che questa che vi racconterò non è una favola né una storia antica" avverte, prima di incominciare a raccontare.