
Donne del Risorgimento è un libro collettivo. Ogni capitolo, ogni ritratto ha la firma di una donna. Le autrici di questo volume sono un gruppo di scrittrici e giornaliste che fanno parte di Controparola, nata nel 1992 per iniziativa di Dacia Maraini. Tra loro Elena Doni, Claudia Galimberti, Maria Grosso, Lia Levi, Maria Serena Palieri, Loredana Rotondo, Francesca Sancin, Mirella Serri, Federica Tagliaventi, Simona Tagliaventi, Chiara Valentini e, appunto, Dacia Maraini.
Nel volume i ritratti "di quattordici figure femminili. Le donne che dal Risorgimento hanno dato e preso: la consapevolezza di valere.
Si comincia con Colomba Antonietti, la figlia di un fornaio dell’Umbria. Fini ta dentro i giorni della Repubblica romana del 1849. Una donna non comune, ma chi lo era allora? Moglie di un combattente, Luigi Porzi, che non si risposò più dopo averla persa per un colpo dei francesi. Si va avanti con Anita Garibaldi. Fa la guerriglia ai pregiudizi e alle cattiverie. Tende imboscate ai benpensanti. Ascolta le ragioni del cuore. Muore [...]. Ci sono donne con nomi che non finiscono mai per ragioni che non sono le stesse: Cristina Trivulzio di Belgiojoso o Giuseppa Bolognara Calcagno, Peppa la cannoniera. Una nobildonna milanese e la trovatella siciliana. I salotti dell’aristocrazia e le osterie mal frequentate [...]. Le altre donne hanno suoni che vengono da lontano: Margaret Fuller, l’americana arrivata in Italia per vedere come si rivoltava un popolo. O Sara Levi Nathan,'la banchiera della rivoluzione'. E Rosalie Montmasson, l’unica donna dei Mille di Garibaldi. L’Italia 'espressione geografica' di Metternich per loro era solo una battuta venuta male. Una delle tante, delle troppe che neanche 150 anni sono bastati per ricordare".
Carlo Baroni sul Corriere della Sera