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I signori della guerra. Stati e micropolitica dei conflitti

di Maria Cristina Ercolessi (a cura di) l'ancora del mediterraneo, Napoli, 2002

Terzo di una trilogia sui conflitti etnici e politici, che sembrano dominare la scena del mondo attuale, il volume nasce dai lavori del convegno "Attori della violenza, attori della riconciliazione" tenutosi a Cortona nel giugno 2001 e organizzato da Marco Buttino, M. Cristina Ercolessi e Alessandro Triulzi con la Fondazione Feltrinelli. Si colloca quindi, come spiega Cristina Ercolessi nell'introduzione: "All'interno di un più vasto e articolato percorso di analisi comparativa dei fenomeni di violenza etnica e politica, e più in particolare delle guerre civili, con il ricorso a un'ampia gamma di casi di studio in diverse aree del pianeta e in diversi momenti storici, con l'obiettivo di coglierne i meccanismi fondamentali di genesi, produzione e riproduzione". Vi sono raccolti interventi di studiosi rappresentanti di una vasta comunità internazionale, che hanno lavorato sul campo in Europa, Asia Centrale, Africa, America Latina. 

I signori della guerra, le violenze di bande informali come di eserciti legali vengono analizzati a partire da contesti storici, territoriali, geopolitici concreti. Dinamiche locali e imposizioni nazionali o sovranazionali, prospettive dal basso e dall'alto, problematiche di generazione e gender, meccanismi di inclusione o esclusione dal potere, conflitti fra conservazione e modernità emergono dall'analisi degli attori sociali coinvolti nelle violenze. Il fuoco delle ricerche è costituito dai signori della guerra, banditi che oscillano, come mostra Marco Buttino nel caso della valle del Ferganà in Asia Centrale, fra politiche di imposizione personale della violenza, pratiche di saccheggio, tentativi di controllare le comunità cercandone legittimazione, rapporti alterni con poteri e autorità legali. Christopher Clapham prende in considerazione i conflitti africani che seguono al fallimento dei modelli statuali postcoloniali e vedono emergere i signori della guerra in Somalia, nella regione dei Grandi Laghi, in Sierra Leone. Altri interventi sull'Africa analizzano il ruolo dei giovani maschi, delle etnie, dei clan e delle clientele nei regimi dispotici e nelle difficili transizioni alla democrazia. Seguono i lavori su banditi, bolscevichi e popolazione locale in Asia centrale, i conflitti nei Balcani con il caso albanese e quello macedone, la comunità di Medjugorie tra religione, violenza e purificazione etnica, Cipro,la guerra civile in Angola tra cultura pastorale, antiche pratiche di razzia e guerra moderna. Vengono poi analizzati alcuni processi di pacificazione: la tormentata ricerca di un compromesso in Irlanda del Nord, le comunità andine, Sendero Luminoso e la reintegrazione dei combattenti pentiti, il Sudan del sud e il tentativo di conciliazione fra Nuer e Dinka, prima uniti poi divisi nella lotta al governo del Fronte islamico nazionale di Khartoum.


Gabriella Gribaudi


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