Se è vero che stermini di massa ricorrono lungo tutta la storia dell’umanità, è nel corso del Novecento che il particolare connubio tra razionalità totalitaria, nazionalismo e modernità ha determinato quella che è la peculiarità del fenomeno genocidario come fenomeno novecentesco.
Dopo aver precisato questa categoria analitica a partire da quando il termine “genocidio” venne coniato nel ’44, l’autore analizza le origini ottocentesche, ideologiche e storiche, del comportamento genocidario, che affondano nelle guerre di conquista coloniale e nella diffusione di un malinteso darwinismo sociale. Alla luce di tali premesse verranno poi passati in rassegna i grandi genocidi del XX secolo: gli armeni estirpati dall’impero ottomano, le liquidazioni sovietiche dei Gulag, lo sterminio del popolo ebraico per mano nazista, i massacri della Cambogia di Pol Pot e infine la pulizia etnica che negli anni ’90 ha drammaticamente segnato Bosnia Erzegovina e Rwanda.