Un'interpretazione nuova del fenomeno totalitario, basata sulle affinità con quello organico virale, e che naturalmente tiene conto della vasta bibliografia novecentesca e successiva sull'argomento. Il totalitarismo come fenomeno parassitario e strumentale, "vampiresco", del materiale culturale, psicologico, sociale e politico contemporaneo. Conseguenti affinità fra i due totalitarismi storici e contemporanei, ma anche presenza di humus pretotalitari nelle società democratiche occidentali.
Una "guida per riconoscere un nemico sempre in agguato", contro una minaccia latente capace di ripresentarsi in forme nuove e diverse.
"Il libro esamina anche fenomeni correlati che oggi appaiono folli e inspiegabili - ha spiegato l'autore -, come il terrorismo omicida e suicida, oltre al genocidio: essi sono antichi quanto l'umanità, ma è la combinazione ideologica e tecnologica che si è realizzata all'inizio del Novecento ad aver ingigantito il loro impatto. Questo nuovo studio sui fenomeni totalitari consente inoltre di accostare, analizzandone le affinità di fondo, il nazionalsocialismo hitleriano, il comunismo sovietico, il tardo fascismo italiano delle leggi razziali; ma anche i fenomeni contemporanei dell'islamismo radicale, del nazi-comunismo post-sovietico, del terzomondismo di matrice sudamericana, dei nuovi nazionalismi autoritari".
Un fenomeno che colpisce anche l'Occidente attraverso una forma di "egemonismo", identificata nel libro come delle attuali forme di pre-totalitarismo da conoscere, comprendere e contestare. Perchè, sostiene Fertilio, "Bisogna saper gridare, senza timore, che il Re Egemonista dell’Occidente, per quanto pericoloso, è nudo”.