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La vita davanti a sé

di Romain Gary (Èmile Ajar) Neri Pozza, 2005

Un romanzo intenso, che fa commuovere ma anche sorridere. La vicenda, che si svolge nel dopoguerra in una banlieue parigina, ha come protagonisti un ragazzino di quattordici anni, Mohammed, e Madame Rosa, una ex prostituta ebrea scampata ai campi di concentramento, che accoglie nella sua casa, per un piccolo compenso, i figli delle altre prostitute. Momo, il soprannome di Mohammed, è uno di questi, ma, contrariamente agli altri, la sua mamma non viene mai a trovarlo, perciò il legame che si stabilisce fra lui e Madame Rosa è unico e profondo.

Quando Madame Rosa, un donnone di 95 chili, ormai vecchia e ammalata, non sarà più in grado di curare gli altri bambini, nell’appartamento al sesto piano rimarranno solo loro due.

Intorno ai protagonisti ruotano personaggi ai margini della società: il protettore delle prostitute Monsieur N’Da Amédéé, che, essendo analfabeta, si fa scrivere le lettere da Madame Rosa, il signor Waluomba e i suoi fratelli, che aiutano Momo a trasportare Madame Rosa fino al sesto piano, Madame Lola, una bellissima prostituta ma in realtà un ex pugile senegalese, che li aiuta a sopravvivere con il suo denaro. Tutti questi personaggi appartengono ad età, nazionalità e religioni diverse, eppure vivono insieme con grande naturalezza e con profondo, reciproco rispetto.

E’ lo stesso Momo a raccontare la sua vita con Madame Rosa, attraverso il suo linguaggio particolare e il suo punto di vista sulle cose, che strappano spesso il sorriso. Lo sguardo con cui il ragazzo osserva e interpreta la realtà è insieme ingenuo e profondamente realistico, ma tradisce un grande bisogno di amore.

Sarà Momo infatti a prendersi cura di Madame Rosa, fino alla fine, con dedizione e affetto, perché non vuole accettare di separarsi da lei.

Tutto il romanzo è in realtà una storia di relazioni, di affetti, di solidarietà, di reciproca cura fra persone sole ed emarginate, ma dotate di grande umanità. E’ una storia che ci parla dell’importanza degli altri, senza cui è impossibile vivere, una storia che ci invita a osservare con cuore aperto le persone che ci stanno intorno per andare incontro ai loro bisogni.

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