A partire da una testimonianza drammaticamente personale, vengono analizzate le modalità della progressiva disgregazione della Jugoslavia nelle loro implicazioni sociali, psicologiche e culturali.
Attraverso l’esempio storico del suo paese d’origine, la Ivekovic sottolinea come il venire meno della comprensione reciproca, la mancanza di autoanalisi di una società, l’incapacità di rinnovare un complesso di conoscenze che sia al passo con la storia, non costituiscano tratti specifici solo dei Balcani, ma di un pensiero in cui siamo tutti parte in causa.