La tragedia della guerra e della pulizia etnica, nel cuore d’Europa, pone a tutti drammatici interrogativi sulle cause e gli errori che hanno condotto a questa catastrofe. Una filosofa jugoslava riflette in queste pagine sulla logica aberrante della violenza e sulle responsabilità dell’Europa intera. A partire da una testimonianza drammaticamente personale il libro affronta i temi più inquietanti del nostro presente: il nazionalismo e il rapporto con l’altro, la pluralità delle culture e l’universalità dei diritti, la differenza femminile e il potere annichilente della guerra.