Copertina del libro
L’incredibile storia di Emanuele Brunatto, il grande difensore di Padre Pio, nella Francia occupata dai nazisti per salvare i perseguitati dalla Gestapo, soprattutto ebrei. A guerra finita, fu condannato a morte per collaborazionismo ma poi, grazie alle testimonianze ebree, fu riabilitato e si stanno raccogliendo le prove per inserire il suo nome tra i 'Giusti tra le nazioni'.
Dalla Premessa: "Nella Parigi occupata dai nazisti tra il 1940 e il 1944, ha operato un uomo, un italiano avvolto nel mistero di una leggenda quasi sempre a lui sfavorevole. C'è chi lo chiama spia, chi truffatore e chi, infine, lo odia e copre di fango ed ingiurie di ogni tipo per il semplice motivo che è stato il più grande difensore di Padre Pio da Pietrelcina, il Santo stigmatizzato. [...] Sicuramente, il commercio con il nemico era l'attività svolta alla luce del sole per coprire l'aiuto agli ebrei e ai perseguitati muovendosi nell'ombra; o, forse più semplicemente, il commercio con il nemico fu accettato, iniziato e continuato in funzione dell'attività di salvataggio. Qualunque sia stata la causa principale di quella situazione in cui Brunatto agì e operò - e di cui i suoi detrattori non hanno voluto prendere atto, ignorando coscientemente [...] i documenti ufficiali [...], Brunatto nella sua opera di salvataggio non fece distinzioni di nazionalità o di fede religiosa o politica..."