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Ucraina, assedio alla democrazia. Alle radici della guerra

di A cura di Memorial Italia Corriere della Sera, 2022

Ucraina. Assedio alla democrazia è il nuovo volume corale uscito in edicola con il Corriere della Sera dedicato alla guerra in Ucraina, a cura dell’Associazione Memorial Italia con il coordinamento dello storico Marcello Flores. Una lettura utile a tutti coloro che vogliono comprendere le cause più profonde del conflitto in corso e uno strumento per orientarsi, slegato da opinioni spesso semplicistiche e cristallizzate. 

Partiamo dal titolo. “Assedio alla democrazia”, riferimento a quella che gli autori e molti altri esperti di questa parte d’Europa individuano come la principale causa scatenante dell’invasione: il timore da parte di Putin che la democrazia sviluppatasi in Ucraina contagi l’autoritaria Russia. Una guerra antieuropea quindi, che vuole colpire le libertà, i diritti, la coscienza del ruolo della persona nella società.
Il libro si apre proprio con un testo di Marcello Flores e Niccolò Pianciola, dal titolo Le idee sbagliate del conflitto, che sfata alcune teorie - alcuni capisaldi della propaganda russa, altre condivise anche da professionisti dell’informazione; in modo molto chiaro gli autori ci spiegano, per esempio, per quale motivo non si possa affermare che in Donbass ci sia stato o sia in corso un genocidio, perché il governo dell’Ucraina non si definibile nazista o perché non sia corretto dire che Russia e Ucraina sono entrambi regimi non democratici (secondo la principale organizzazione che monitora la libertà e al democrazia, Freedom House, la Russia ha un livello di democrazia 19/100, l’Ucraina 62/100).

È difficile dire quanto si debba andare indietro per capire il presente”, scrive il professor Marco Buttino nella riflessione Il crollo dell’URSS: insegnamenti per chi voglia ricostruire l’impero, un testo che parte da lontano e ci fa capire come il progetto di rifondazione imperiale di Putin non sia una follia momentanea ma un calcolo in atto da metà della sua vita, in cui l’esistenza dell’Ucraina come entità autonoma non è chiaramente accettabile. È una consapevolezza che fa paura ma che ha radici nella Storia, in un passato che purtroppo spesso “si ignora o si dimentica”.

Elemento cardine del volume è quindi il concetto di Memoria nella Russia di Putin, di cui parlano in particolare Andrea Gullotta e Francesca Gori di Memorial Italia, ossia del modo in cui il passato viene ricordato e raccontato dalla narrativa del governo russo.
Questa versione ufficiale della Storia si basa essenzialmente sulla riabilitazione del passato sovietico attraverso la cancellazione delle sue ombre, come il Gulag e le repressioni del periodo del Grande Terrore, e l’esaltazione dell’eroismo della “guerra patriottica”. A questo punto, anche la liquidazione, alla vigilia dell’invasione dell'Ucraina, della più importante realtà che si occupa della storia dei gulag sovietici e delle sue vittime, Memorial Internazionale, non sembra così imprevista…

Il libro ci aiuta infine a districarci in un tema molto complesso ma fondamentale, il ruolo che il diritto internazionale può e potrà assumere nell’ambito di questa guerra. 

Il testo raccoglie riflessioni a firma di Simone Attilio Bellezza, Alexis Berelowitch, Marco Buttino, Riccardo Mario Cucciolla, Gabriele Della Morte, Carolina de Stefano, Marcello Flores, Francesca Gori, Andrea Gullotta, Niccolò Pianciola.

Helena Savoldelli, Responsabile del coordinamento Redazione

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