Il giornalista Francesco Bigazzi, che da anni si occupa del comunismo, riflette sull'approvazione della Giornata Europea dei Giusti.
Bigazzi e Gariwo stanno lavorando per pubblicare tutti i nomi delle vittime italiane del Gulag.
Che senso ha l’istituzione della Giornata europea dei Giusti in un momento di crisi per l’Europa?
L'istituzione della Giornata europea dei Giusti ha una importanza enorme per l'Europa. È importantissima la rapidità con cui è stato raggiunto questo successo. È ancora più importante la straordinaria adesione da parte della stragrande maggioranza delle forze politiche presenti oggi nel "Vecchio Continente". Proprio nei momenti di crisi l'Europa so ritrovare lo slancio per difendere i principi fondamentali che sono alla base della sua civiltà. Mai come oggi c'è bisogno di giustizia, di chi, a prescindere dalla situazione e dal contesto in cui si trova, vuole essre un "giusto".
La grande novità di questa risoluzione è il fatto che estende il concetto di “Giusto” dalla Shoah a tutti i genocidi. Cosa significa questo oggi?
È bello, per il "giusto", avere da oggi la consapevolezza che ci sarà sempre qualcuno che non dimenticherà il suo gesto. Il genocidio è il male assoluto: si scoprono in continuazione vecchi genocidi che regimi disumani erano riusciti a cancellare dalla storia; non mancano purtroppo le notizie di sempre nuovi genocidi che assumono forme diverse, ma non meno mostruose. I "giusti" dei vecchi e dei nuovi genocidi stanno li a dimostrare che l'umanità non è stata sconfitta del tutto.
Chi sono i Giusti oggi?
I "giusti" oggi sono la speranza in un mondo migliore, ma anche la testimonianza che l'uomo, anche nelle situazioni più tremende può lottare contro il male.