Gariwo
QR-code
https://it.gariwo.net/magazine/memoria/l-antisemitismo-in-italia-17269.html
Gariwo Magazine

L'antisemitismo in Italia

presentato il rapporto annuale del CDEC

“Combattere l’antisemitismo è responsabilità dell’intera società, si legge nell’importante risoluzione adottata di recente dal Parlamento Europeo. Questo perché l’antisemitismo nelle sue molteplici sfaccettature è una minaccia e fonte di reiterata violenza non solo per gli ebrei ma per l’intera società: gli atteggiamenti violenti, intimidatori, le retoriche complottiste, la denigrazione o negazione della Memoria della Shoah, gli attacchi ad Israele, descritti nell’importante Report realizzato dal Cdec, sono un complesso di comportamenti che minano le fondamenta della nostra democrazia e mettono in pericolo la convivenza sociale”.

È quanto si legge nel messaggio inviato dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni in occasione della presentazione, a Milano, del Rapporto annuale sull’antisemitismo realizzato dal Centro di Documentazione ebraica contemporanea (Cdec).

In calo la violenza fisica, grazie anche a un maggiore controllo, in aumento invece - in modo preoccupante - l’utilizzo di espressioni antisemite sul web. Crescono infatti i profili e i gruppi antisemiti su Facebook. In questo quadro, è tuttavia difficile monitorare le piattaforme dei social media, e sono pochi i mezzi legali per far fronte agli insulti e agli stereotipi che liberamente scorrono nel web.
È quanto emerge dal rapporto, in cui sono segnalati 130 episodi di offese, vandalismo e diffamazione. “A preoccupare, rispetto alla situazione italiana, sono soprattutto le operazioni editoriali che fomentano la retorica antisemita e lo sdoganamento di un linguaggio pubblico anti-giudaico”. A sottolinearlo il direttore del Centro di documentazione ebraica di Milano Gadi Luzzatto Voghera.

“Da anni assistiamo al profondo cambiamento nel dibattito pubblico di minoranze attive e molto prolifiche, nella direzione di una minore cultura del rispetto della memoria ebraica, dell’uso di luoghi comuni, stereotipi antiebraici, dello sdoganamento dell’antisemitismo, politici che banalizzano la shoah, articoli di quotidiani con dichiarazioni complottiste - si legge nel rapporto - Non mancano inoltre come ogni anno espressioni razziste e antisemite negli stadi e nel mondo sportivo”.

In un clima di insicurezza sociale, spaesamento e disorientamento informativo - il 2016 è stato infatti definito l’anno della post verità - è necessaria un’azione che coinvolga tutta la società, così come hanno sottolineato i relatori. “Non possiamo permetterci di abbassare la guardia - conclude Noemi Di Segni nel suo messaggio - gli sconvolgimenti a livello mondiale ci chiamano ad affrontare nuove sfide”.

A questo link è disponibile il rapporto integrale 

15 giugno 2017

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!