La buona memoria. Gli studenti protagonisti.
L'iniziativa di Gariwo per la Giornata della Memoria 2013
Giovedì 24 gennaio, ore 9
Auditorium San Fedele, Milano
Ingresso libero su prenotazione.
Fridtjof Nansen, Dimitar Peshev, Vaclav Havel e Samir Kassir: quattro quadri teatrali per quattro Giusti. È questo il titolo dello spettacolo organizzato da Gariwo, in collaborazione con l'associazione culturale Ser Tea Zeit, e rivolto in particolar modo agli studenti delle scuole superiori lombarde.
Al centro della scena le figure esemplari che, su proposta di Gariwo, l'Assemblea dell'Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano ha approvato per l'annuale cerimonia al Monte Stella. In loro ricordo, il prossimo 6 marzo, prima Giornata Europea dei Giusti, verranno piantati quattro pruni e posati quattro cippi.
18 attori e tre musicisti dalle differenti nazionalità e provenienti da diversi istituti scolastici animeranno il palco dell'Auditorium San Fedele durante la mattinata di giovedì 24 gennaio per raccontare ad un ampio pubblico di studenti l'impegno civile, politico e sociale che ha caratterizzato la vita di Nansen, Peshev, Havel e Kassir.
I quadri teatrali, dai titoli: "Nansen, l'esploratore di anime", dedicato al celebre norvegese, "Io non dimentico", dedicato al vice-presidente del parlamento bulgaro Peshev, "Le fave sono fave, i piselli sono piselli", dedicato al presidente ceco Havel, e "L'infelicità araba", dedicato al giornalista libanese Samir Kassir, saranno inframmezzati dal dibattito tra quattro uomini che vivono quotidianamente l'esercizio della testimonianza: Antonio Ferrari, editorialista del Corriere della Sera, Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, Pietro Kuciukian, console onorario d'Armenia, e Francesco Di Maggio, regista e direttore artistico di Ser Tea Zeit.
Al termine dello spettacolo si aprirà uno spazio di dialogo, in cui gli studenti potranno rivolgere le loro domande ai testimoni.
Nel box approfondimenti la locandina dello spettacolo, una riflessione di Francesco Di Maggio, il programma di sala e le biografie dei quattro Giusti.
Leggi la riflessione di una giovane studentessa presente all'iniziativa nel box approfondimenti.
La buona memoria. Gli studenti protagonisti
Quattro quadri teatrali per quattro Giusti

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10 gennaio 2013
La buona memoria. Gli studenti protagonisti
L'iniziativa di Gariwo per la Giornata della Memoria 2013
Approfondimenti su Gariwo
- La buona memoria [documento]
- Riflessione di Francesco Di Maggio
- 24 gennaio 2013, Auditorium San Fedele [documento]
- Programma di sala
- La buona memoria. Gli studenti protagonisti [documento]
- Locandina
- Havel, Kassir, Nansen, Peshev [documento]
- Le biografie
- Esercizio di libertà [articolo]
- la riflessione di una studentessa
Memoria
ricordare il passato per costruire il futuro
Il Comitato internazionale I Giusti per gli armeni. La Memoria è il futuro fondato da Piero Kuciukian per commemorare chi si è impegnato contro il genocidio del 1915, focalizza sin dal titolo la funzione del ricordo, che non è un nostalgico voltarsi indietro nella Storia, ma un ben più corposo dare un senso al passato per costruire un futuro che non ne ripeta gli errori.
La memoria ha tanti risolti e presenta esiti contrastanti, in positivo o in negativo a seconda di come viene trattata. Riflettere sugli avvenimenti che ci hanno preceduto per capire il presente significa ricercare le coordinate che ci permettano di interpretare le nuove situazioni con la consapevolezza dei pericoli o delle opportunità che certi meccanismi culturali, sociali e individuali innescano. L'esperienza dei genocidi del Novecento, il fenomeno dei totalitarismi, sfociati in una devastante guerra mondiale, gli equilibri della guerra fredda, ci forniscono indizi molto precisi sulle pretese di egemonia geopolitica e sulle derive umanitarie da evitare; mentre l'esempio dei Giusti, il loro variegato impegno a favore dei perseguitati, la richiesta di libertà, l'autonomia di pensiero e l'istanza di difesa della dignità umana, sono altrettanti referenti da assumere per evitare le trappole dell'arroganza, della negazione della verità, del rifiuto della diversità, della chiusura all'altro, della decisione unilaterale.
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