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Ricordare i Giusti, con uno sguardo al presente

incontro a Palazzo Cusani

Michele Valensise, Gabriele Nissim, Ferruccio de Bortoli e Antonio Ferrari

Michele Valensise, Gabriele Nissim, Ferruccio de Bortoli e Antonio Ferrari

"I Giusti erano necessari ieri e sono necessari anche oggi, e quindi guardiamo ai Giusti del tempo presente". Gabriele Nissim, presidente di Gariwo, conclude così il convegno La memoria del Bene e l’educazione alla Responsabilità, tenutosi il 3 marzo 2015 a Palazzo Cusani a Milano, ore 18.00, per inaugurare le celebrazioni della Giornata europea dei Giusti.

Ad aprire l'incontro, i saluti del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia; relatori illustri, il Segretario Generale della Farnesina Michele Valensise, il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli e il presidente di Gariwo Gabriele Nissim.

"In questa Giornata europea dei Giusti noi abbiamo un occhio al passato e un occhio al presente - ha dichiarato Nissim - Al passato, perchè quest’anno ricordiamo il centenario del genocidio armeno, e in particolare tutti gli uomini che si opposero a tale sterminio, come, tra gli altri, un grande scrittore tedesco di nome Armin Wegner. Ma c’è anche un elemento di grande attualità, perché oggi abbiamo uno sguardo al mondo arabo-musulmano, al fenomeno dell’Isis. In questa occasione, vogliamo guardare le cose con un punto di vista diverso, e rendere omaggio tutti gli arabi e a tutti i musulmani che oggi, in quelle condizioni difficili, cercano di difendere la dignità umana".

Da qui l’importanza della Giornata, soprattutto nel contesto attuale. "Nel mondo della multimedialità si dimentica molto in fretta - sostiene De Bortoli - Tutto diventa passato remoto molto facilmente, viene spinto indietro nel tempo e perde la forza di indignare. Ci indigniamo poco; siamo forse più informati di prima, ma ci indigniamo poco". Il valore del ricordo e del racconto è quindi forza motrice dell’iniziativa. Continua De Bortoli: "Ricordare non vuol dire giudicare. Ricordare vuol dire soprattutto dare lo spazio a quei Giusti che hanno fatto qualcosa anche per gli altri e meritano di non essere dimenticati".

La memoria e la condivisione del bene saranno protagoniste il 6 marzo durante la cerimonia aGiardino del Monte Stella di Milano: alle ore 11.00, un albero e un cippo verranno dedicati agli attivisti siriani Razan Zaitouneh e Ghayath Mattar, al turco ottomano Mehmet Gelal Bey, alle donne e gli uomini della Guardia Costiera italiana, all’italo-eritrea Alganesh Fessaha e a Rocco Chinnici, magistrato ucciso dalla mafia nel 1983.

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