Target l’attività si rivolge a studenti delle scuole di ogni ordine e grado
Modalità di svolgimento singoli studenti, gruppi o classe intera
Materiali PC, articoli di giornale online, libri (vedi bibliografia)
Carlo Urbani nasce a Castelplanio (Ancona) il 9 ottobre del 1956 da Maria Concetta Scaglione, insegnante formatasi a Catania che dedicherà la vita al comune di Castelplanio come preside della scuola locale e come sindaco, e Alberto Urbani, capitano di lungo corso. I genitori credenti praticanti, gli trasmettono una fede profonda e l'impegno nel sociale cui giunge giovanissimo attraverso gli scout e il terzomondismo, leader del locale Gruppo di solidarietà. La sua formazione religiosa ha come modelli Raoul Follereau, il padre dei lebbrosi dei paesi più poveri e Fr. Roger Schutz, priore della comunità ecumenica di Taizé; contribuisce anche l’amicizia col parroco di Castelplanio, Don Dino Garbini, di cui Carlo scrisse: «Ricordo il Vangelo letto da Don Dino, la sua semplicità essenziale nello spiegare come il Signore si rivolge ai poveri. La fede di Don Dino mi ha accompagnato nel tempo.»
Dopo gli studi liceali a Jesi, si laurea in Medicina nel 1981 ad Ancona e opta per il servizio civile come obiettore di coscienza, Nel 1983 si sposa con Giuliana Chiorrini, dalla quale ha tre figli: Tommaso, Luca, Maddalena. Dal 1986 lavora nel reparto di Malattie infettive dell’Università di Ancona, prima di approdare come Aiuto - dal 1990 al 2000 - all’ospedale di Macerata, sempre nel reparto di Malattie infettive. Durante questi dieci anni tiene corsi di Parassitologia Tropicale in varie Università italiane ed inizia le sue diverse missioni in Mali e in Mauritania dove con l'OMS documenta per primo la trasmissione dello Schistosoma mansoni, responsabile della schistosomiasi, che infetta oltre duecento milioni di persone nel mondo, di cui circa duecentomila muoiono ogni anno. Nel 1993 diventa consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il suo sogno principe: distribuire accesso alla salute ai segmenti più sfavoriti delle popolazioni. Era convinto che bisognasse piegare la politica ai bisogni dei deboli. Per questo mirava ad arrivare all’OMS.
Aveva viaggiato con compagni di studio in terre d’Africa di estrema povertà, poi con la famiglia che aveva sempre voluto consultare prima di partire. Cambogia, Laos, parassiti, infezioni tropicali, che falcidiavano intere popolazioni.
Nel 1998 effettua altre missioni in Vietnam, Cambogia e nelle Filippine. Nel 1999 viene eletto Presidente Nazionale in Italia di "Medici Senza Frontiere" e in questa veste, membro del Comitato Internazionale, ritira a Oslo il Premio Nobel per la Pace, assegnato quell’anno a questa istituzione. Nel 2000 viene nominato come coordinatore per l’intera regione del Pacifico occidentale nel controllo delle malattie parassitarie dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la regione del Pacifico Occidentale e viene dislocato ad Hanoi, capitale del Vietnam, dove si trasferisce con la famiglia.
Quando un caso preoccupante arrivava ad Hanoi si chiamava subito Urbani. «Non fu facile farsi ascoltare dalle autorità - spiega la moglie Giuliana Chiorrini – Carlo si trovava di fronte a uno scenario inedito, ma gradualmente le autorità cominciarono a seguire le sue indicazioni. Oggi più che mai vorrei che il mondo avesse fatto tesoro dell’esperienza di mio marito. Forse si sarebbe potuta contenere o quantomeno affrontare diversamente questa pandemia.» Egli riuscì ad isolare il virus della nuova malattia (Sindrome Respiratoria Acuta Grave), conosciuta anche come polmonite atipica, e dispose le linee di un contenimento efficace del morbo.
Pochi giorni dopo, mentre è in volo verso la Thailandia, Carlo avverte i primi disturbi: febbre, tosse, debolezza. Con una tragica autodiagnosi, teme di aver contratto il virus e una volta atterrato chiede di essere immediatamente ricoverato e posto in quarantena. Muore dopo due settimane, il 29 marzo 2003, raccomandando che il suo tessuto polmonare venisse utilizzato per la ricerca. Un mese dopo, il 28 aprile, il Vietnam annuncia di aver sconfitto la Sars, con un bilancio di 63 contagi e 5 morti - a differenza di altri Paesi, in cui il virus si è diffuso in modo più capillare.
Gli ufficiali medici dell'OMS riconoscono che, se non fosse stato per il tempestivo intervento di Urbani, la Sars avrebbe infettato più lontano e più velocemente. Non sapremo mai quante vite ha salvato con la sua.
Dopo la sua morte i familiari e gli amici hanno creato un’associazione, l’AICU (Associazione Italiana Carlo Urbani onlus). L’associazione ha il compito di continuare il cammino che Carlo ha intrapreso. L’obiettivo primario di questa associazione è quello di preparare il personale medico e paramedico privilegiando persone che siano originarie dei luoghi dove si opera, attraverso corsi di specializzazione.
SARS. Il virus globale di Sandro Calvani, Saronno, Editrice Monti, 2003
Carlo Urbani il primo medico contro la SARS di Lucia Bellaspiga, Milano, Editrice Ancora, 2004
Il medico del mondo, vita e morte di Carlo Urbani di Jenner Meletti, Milano, Il Saggiatore, 2004
e malattie dimenticate. Poesia e lavoro di un medico in prima linea di Carlo Urbani a cura di Marco Albonico, Milano, Feltrinelli, 2004
Il medico della SARS. Carlo Urbani raccontato da quanti lo hanno conosciuto di Vincenzo Varagoga, Milano, Edizioni Paoline, 2013
Intervista a Giuliana Chiorrini, moglie di Carlo Urbani, Vita, 22 marzo 2020
Dagli ospedali nella jungla al Nobel, Il Resto del Carlino, 21 aprile 2013
Dichiarazione di Carlo Urbani, Medici Senza Frontiere
Health expert who identified the Sars outbreak as an epidemic, and was killed by the virus, The Times, 11 aprile 2013
WHO remembers Dr Carlo Urbani as a hero who fought SARS, World Health Organization, 12 aprile 2018
Carlo Urbani, The Lancet, 26 aprile 2003
Lettura in classe dei testi su Carlo Urbani e degli articoli di giornale e lui dedicati. La lettura può essere corale o a piccolo gruppo.
Con le informazioni in loro possesso, i ragazzi divisi in piccoli gruppi, risponderanno alle seguenti domande:
A classe intera gli student potranno discutere e confrontarsi sulle risposte date.
Lettura in classe del libro Carlo Urbani. Una vita per gli altri di Ilenia Severini, La Spiga, 2019.
A classe intera e con l’aiuto delle maestre, i bambini potranno riflettere sulla figura di Carlo Urbani e produrre un Lapbook a lui dedicato.
Materiali:
Percorso:
Assemblaggio:
Il Lapbook è stato creato da Ilenia Severini, autrice del libro Carlo Urbani. Una vita per gli altri.
È possibile guardare il video con tutti i passaggi per la realizzazione.
A conclusione del progetto invitiamo gli studenti a produrre un testo, un video, una canzone sulla figura di Carlo Urbani, i più piccoli potranno inviare le foto o i video del Lapbook.
Condivideteli con la Commissione didattica di Gariwo. Saremo felici di condividere i vostri elaborati sul nostro sito.