Gariwo
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Prevenire i crimini d’odio

la Convenzione degli studenti

Target l’attività si rivolge a studenti delle scuole medie e superiori
Modalità di svolgimento gruppi o classe intera
Materiali PC, articoli di giornale online, libri (vedi bibliografia)

Introduzione

Cos’è un genocidio?
La parola genocidio è nata nel 1944 e ha dunque una vita piuttosto breve, ma definisce un fenomeno che ha una storia molto lunga. Raphael Lemkin, giurista ebreo polacco, inventò questo termine per dare un nome ai crimini nazisti intrecciando il sostantivo greco genos (stirpe, razza), con il suffisso latino del verbo caedere (uccidere). Il concetto di genocidio è stato ispirato dai massacri sistematici attuati dalla Germania nazista, e in particolare allo stermino degli ebrei. Esso, poi, è stato usato nell’analisi di altri casi storici per rilevare analogie e differenze.

Nel 1948 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite ne fece l’oggetto di una Convenzione, approvata all’unanimità, per la prevenzione e repressione dei crimini di genocidio. Non si trattava solo di chiamare in modo nuovo le uccisioni di massa, ma di indicarne un tipo particolare in base al numero delle vittime, a come queste vengono scelte, a come vengono trattate e che prendesse in considerazione anche l’intenzionalità degli esecutori. Serviva un nome che definisse una forma di violenza che è rivolta ad un gruppo di persone non per ciò che fanno, ma per ciò che sono: per la loro cultura, nazione e religione; per genocidio quindi si intende, la “sistematica distruzione di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”.

In un’accezione più generale s’intende con genocidio lo sterminio intenzionale e pianificato di gruppi o di membri di un gruppo, non solo in virtù della loro appartenenza etnica o della loro religione ma, anche in relazione alla loro ideologia o appartenenza a una classe sociale.
Per questo, l’accanimento contro la popolazione civile ha spesso come obiettivo specifico le donne come fonte biologica e culturale. L’oggetto di genocidio è solitamente un gruppo etnico, sociale o religioso che, pur essendo minoranza indifesa, è percepito dai persecutori come una minaccia, dunque come un nemico.

Alla base della persecuzione, non c’è un preciso calcolo strategico (come in una guerra) o una prevalente motivazione economica, ma uno stato irrazionale di paura, una sorta di psicosi collettiva. Si tratta di atti di sterminio nei confronti di persone che vengono considerati nemici interni, subdoli e insidiosi. La vittima non è solo nemico bensì capro espiatorio, che attira su di sé l’odio. Al genocidio si arriva per gradi, è una violenza fredda e gratuita che non ha bisogno della colpa per scatenarsi sulle vittime.

L’obiettivo del progetto è dare la possibilità ai ragazzi di individuare i fattori scatenanti e le caratteristiche comuni, che si ripetono in modo costante nella Storia, di scoprire che, di fronte a crimini atroci ci sono persone Giuste che hanno agito per spezzare la catena del male, a costo della loro stessa vita.
L’esempio delle azioni dei Giusti è un utile strumento educativo per guardare in modo critico e consapevole la società attuale e le sfide del nostro tempo, aiutandoli a comprendere che, l’imperativo del “mai più”, può diventare una guida al proprio agire.

Bibliografia

Axis Rule In Occupied Europe: Laws of Occupation, Analysis of Government, Proposals for Redress. Second Edition by the Lawbook Exchange di Raphael Lemkin, Ltd, 2021.

Auschwitz non finisce mai. La memoria della Shoah e i nuovi genocidi di Gabriele Nissim, Rizzoli, 2022.

1947 di Elisabeth Åsbrink, Iperborea, 2018.

Il percorso

Notizie dal mondo

A classe intera, lettura in classe dei testi suggeriti, visione della video lezione e ricerca di articoli/notizie online.

Divisione in due gruppi

Dividere gli studenti in due gruppi, un gruppo approfondirà uno o più genocidi del passato, l’altro gli scenari odierni.

Ogni gruppo analizzerà:

  • il contesto storico in cui è avvenuto il crimine
  • il luogo
  • le modalità
  • i meccanismi d’odio
  • le motivazioni (ufficiali e non)
  • l’entità del massacro
  • il ruolo dei Giusti
  • responsabilità e posizione dei governi
  • il ruolo della stampa e dell’opinione pubblica

Proponiamo di seguito alcuni spunti di riflessione e le schede genocidio di Gariwo.

Il genocidio, come spiega lo storico Norman Naimark, è una costante della storia umana, che ci ha accompagnato dall’epoca antica fino al nostro presente. Il crimine di genocidio è purtroppo, ancora oggi, una minaccia incombente anche nel mondo globalizzato, in conseguenza della sovrappopolazione di molte delle aree più povere del Pianeta, dove l’acuirsi della disuguaglianza alimenta odi e conflitti etnici.
Rischi concreti di genocidio sono stati denunciati, negli ultimissimi anni, nei confronti di diverse minoranze in Medio Oriente e in Africa. Quali sono oggi gli scenari di genocidio e atrocità di massa più gravi e urgenti?

Vediamone alcuni:

Quali possono essere i presupposti necessari per prevenire l’intensificazione di conflitti etnici?
La risposta culturale ed educativa di Gariwo, unitamente alla diffusione della cultura dei diritti umani, all’educazione, alla cooperazione e alla tolleranza, è la promozione delle figure dei Giusti contro tutti i genocidi.

Di seguito ti proponiamo alcune figure di Giusti che, in modi differenti, hanno agito in un contesto genocidario:

Le azioni dei Giusti, se promosse tramite la scuola e l’educazione, avrebbero un potenziale dirompente nel creare una cultura della pace e della riconciliazione contribuendo a limitare la cultura dell’odio.
La prevenzione dei genocidi è una delle sfide più importanti del nostro tempo e, la via indicata dai Giusti e da Raphael Lemkin, rappresenta un punto di partenza fondamentale.

Focus group

A classe riunita, ogni gruppo espone l’analisi dei diversi genocidi, concentrandosi su analogie e differenze dei vari episodi.
Alla luce di queste considerazioni, gli studenti possono individuare gli elementi che accomunano ogni genocidio, ponendo l’attenzione su come si potrebbe agire responsabilmente per prevenire tali avvenimenti nel presente e nel futuro, partendo da queste domande:

  • I tragici eventi che hanno segnato il XX secolo hanno reso necessario intervenire a livello internazionale: che cosa stabilisce la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo?
    Consulta inoltre gli articoli 3, 19 e 20 della nostra Costituzione.
  • Alla base delle discriminazioni e di alcuni tra i più atroci genocidi della storia si pone il concetto di “razza umana”, utilizzato come pretesto per lo sterminio sistematico di una popolazione: è il caso del genocidio degli Armeni, della Shoah, del genocidio in Ruanda… la violenza è stata rivolta ad un gruppo di persone non per ciò che hanno fatto, ma per ciò che sono. Parlare di razza umana è davvero possibile?
    La genetica ha dimostrando che le razze non esistono tra gli esseri umani. Cerca una definizione di razza e, con l’aiuto di Internet, spiega come la genetica sia in grado di confutare l’esistenza di “razze umane”.
  • Istituire appositi tribunali allo scopo di condannare i colpevoli di genocidio è un atto di estrema importanza, ma sarebbe forse più importante prevenire queste atrocità. Perché è importante adottare una linea di “prevenzione”? In che modo si può farlo, secondo te?
  • Hai l’impressione che ci sia ancora la tendenza a incolpare lo straniero o il “diverso” dei problemi della comunità? L’hai mai visto o sentito succedere? Pensi che un simile atteggiamento possa far aumentare l’odio fino a far nascere situazioni realmente pericolose? Perché? In che modo è possibile frenare questo fenomeno?

Discussione finale e creazione della Commissione di classe

Gli studenti a seguito del confronto e della discussione, con le nuove informazioni in loro possesso, possono creare una Commissione di classe, riunirsi in un’Assemblea generale, su modello di quella delle Nazioni Unite del 1948 e stilare una Convenzione per la prevenzione e la repressione dei crimini d’odio.

Conclusione

A conclusione del progetto, inviate la vostra Convenzione firmata dai membri dell’Assemblea generale di classe alla Commissione didattica di Gariwo, saremo felici di condividerle sul nostro sito.