Le voci del pomeriggio
Bellezza, raccoglimento e ricchezza umana hanno accompagnato tutto il pomeriggio.
Il percorso è iniziato proprio all’ingresso nord del Giardino dove gli ospiti hanno potuto inquadrare un Qrcode e ascoltare alcune testimonianze dal Medio Oriente. E lo hanno potuto fare guardando le immagini della mostra fotografica curata da Pressenza. Tra alberi, suoni e foto, le persone sono, poi, arrivate nel cuore del Giardino. Lì, centinaia e centinaia di persone si sono fermate nella Tenda del Lutto, mentre i nomi dei bambini scandivano la riflessione condivisa.
L’Arcivescovo Mario Delpini ha lasciato nel libro del cordoglio un messaggio: “Che cosa faranno quei bambini che l’assurdità della guerra ha condannato a morte? Io credo che saranno come angeli che parlano all’orecchio dei genitori e degli assassini, per dire parole di pace e di rimprovero”.
Il presidente di Gariwo Gabriele Nissim ha richiamato con forza: “Non si combatte l’ingiustizia, da qui, con nuovo odio. L’ingiustizia si combatte ricostruendo la speranza. Non amplificando i conflitti”.
Uno dei momenti più significativi è stato proprio l’incontro alla Tenda tra l’Arcivescovo Delpini, il presidente di Gariwo Nissim, il Segretario Generale della COREIS Mustafa Abd al-Adil e le attiviste dei Combatants for Peace Irit Hakim e Aisha Khatib. Un gesto semplice, ma estremamente simbolico: in quello spazio di lutto condiviso, rappresentanti di fedi, culture e percorsi diversi si sono ritrovati fianco a fianco, uniti dalla volontà di affermare la dignità di ogni vita e la necessità del dialogo.
Dibattito, letture e musica
Le parole sono state protagoniste di momenti intensi.
Khader Tamimi, presidente della Comunità Palestinese di Lombardia, la scrittrice Widad Tamimi, il saggista e critico d’arte Stefano Levi Della Torre e Francesco M. Cataluccio, direttore editoriale della Fondazione Gariwo, hanno dialogato – moderati da Michele Migone – sulle prospettive future di pace.
Aglaia Zannetti e Silvano Piccardi, con la presentazione di Sarah Mustafa, hanno letto poesie e brani di autori palestinesi e israeliani. L’attrice Arianna Scommegna ha interpretato il testo di Bruno Hussar su Dumia, la Casa del Silenzio, mentre il Trio Abdo Buda Marconi ha intrecciato sonorità curde, ebraiche e popolari italiane in nome delle comuni radici mediterranee.
L’attore Claudio Bisio ha letto poesie contemporanee scritte a Gaza e un estratto di Apeirogon di Colum McCann, dedicato a due figure reali: Rami Elhanan, israeliano, e Bassam Aramin, palestinese, entrambi padri che hanno perso una figlia e che hanno scelto di incontrarsi e, a partire dal dolore, costruire insieme un percorso di pace.
Gianfelice Facchetti ha dato voce alla poesia Speranza del poeta palestinese Khalil Mustafa, scritta nel 1984, e a un brano della figlia Sarah Mustafa, scrittrice, che quarant’anni dopo porta avanti la stessa idea di denuncia e dialogo, in un passaggio di testimone tra generazioni.
Laboratori e tavoli per la nonviolenza
Molto affollato è stato anche il laboratorio di educazione alla pace per ragazze e ragazzi, organizzato dal Centro di Nonviolenza Attiva e dagli Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam. I partecipanti hanno potuto giocare e parlare con le educatrici discutendo di pace e dialogo. Inoltre, per l’intero pomeriggio, le volontarie della Biblioteca della Nonviolenza hanno ospitato su un bel tappeto colorato i più piccoli, che hanno potuto sfogliare i libri a disposizione, leggere farsi leggere da loro le storie e ascoltare incredibili racconti, godendosi, così, la bella atmosfera del Giardino dei Giusti.
In parallelo, le associazioni presenti – dalla Comunità di Sant’Egidio alla Chiesa Valdese di Milano, dalla Caritas Ambrosiana al Movimento europeo di azione nonviolenta, insieme al Tavolo per la Nonviolenza Municipio 3 di Milano e a molte altre – hanno partecipato ai tavoli di conversazione partecipata per conoscersi e iniziare, insieme, un percorso di creazione di una base comune per il dialogo e le possibili soluzioni all’odio e alla violenza che, purtroppo, tutti noi respiriamo quotidianamente. L’incontro delle associazioni ai tavoli di discussione partecipata del 21 settembre è stato solo il primo. Già a fine ottobre, infatti, si riuniranno ancora per lavorare insieme.